Roccagorga, Restaini non è più assessore. Il sindaco: “Contrasti incolmabili”

Da ieri Lubiana Restaini non è più un assessore del Comune di Roccagorga. Il sindaco Nancy Piccaro le ha revocato l’incarico e spiega in una nota i motivi che l’hanno portata alla decisione. Restaini da parte sua dice di aver inviato una Pec con la quale rimette le deleghe nelle mani del primo cittadino.
“A circa un anno dalle elezioni amministrative del 26 maggio scorso – ha detto il sindaco – mi vedo costretta ad assumere il provvedimento di revoca nei confronti di un assessore della mia giunta, l’assessore Restaini, in quanto è venuto meno nel tempo quel rapporto di fiducia che deve necessariamente intercorrere tra un sindaco e la sua amministrazione”.
Piccaro ricorda come l’assessore fosse entrata nella coalizione all’ultimo minuto: “In realtà questo rapporto forse ha faticato a decollare fin dall’inizio, l’assessore in questione infatti aderì al nostro progetto di lista civica Tradizione e Futuro il 25 aprile 2019, a poche ore dalla consegna delle liste dopo che fino al giorno prima aveva intessuto trattative con la  lista avversaria andate poi a vuoto. Incassato questo insuccesso si rivolse a “Tradizione e  Futuro” contattando me  e l’attuale vicesindaco Mario Romanzi chiedendo di aderire al nostro progetto”.
Poi i contrasti: “In realtà, l’assessore forse non si è mai sentita organica al nostro gruppo e fin dall’inizio ha assunto un atteggiamento di contrasto all’azione amministrativa attraverso articoli di giornale, esternazioni sui social, ed atteggiamenti in continua dissonanza con il resto del gruppo.
Nonostante l’atteggiamento non collaborativo con l’amministrazione abbiamo cercato di portare avanti il percorso  intrapreso per il quale i cittadini si erano affidati a noi con fiducia. Ormai però  la misura è colma in quanto nella sua veste di assessore si è spinta a rivolgere accuse infamanti ed infondate al sindaco e a tutta l’amministrazione non solo sui giornali e sui social ma anche ad organi istituzionali sovraordinati, ponendo in essere una inaccettabile azione diffamatoria nei confronti dell’amministrazione”.