Dimissioni Lessio, il Pd ne approfitta per sganciarsi. Moscardelli: “Un sindaco imbarazzante”

l'elettore di sinistra
Claudio Moscardelli, Enrico Forte e Alessandro Cozzolino

Le reazioni alle dimissioni dell’assessore Roberto Lessio vengono affidate anche ai social. Il Partito democratico, nonostante qualcuno tenti un avvicinamento a Lbc, prende le distanze dall’amministrazione Coletta.

Un sindaco imbarazzante – ha scritto oggi il senatore Claudio Moscardelli su Facebook – L’inerzia del suo assessore Lessio sul ripascimento della spiaggia, l’ultima di quattro anni di gestione inadeguata dei rifiuti con disastri uno dietro l’altro, doveva essere corretta dal sindaco che invece non si accorge di nulla semplicemente perché non segue i dossier. Ci pensano altri e i risultati sono questi.

Il Teatro chiuso da quattro anni a chi occorre chiedere conto? Dopo 4 anni in carica, al sindaco va chiesto conto. Altro che leadership imprescindibile”.

Il segretario comunale del Pd a Latina, Alessandro Cozzolino, e i consiglieri comunali Forte e Zuliani affidano le loro impressioni a una nota comune: “Le dimissioni dell’assessore all’ambiente mettono il sigillo definitivo alla trasformazione di quella che fu l’originale Lbc rispetto a quella che oggi si trova ad amministrare. L’addio di Lessio infatti non è solo l’ennesima rinuncia, la settima in giunta, nascosta dietro alla giustificazione delle motivazioni personali, ma la definitiva disfatta del nucleo fondativo di Lbc.

Dopo Costanzo, Capirci, Di Muro, Costanti, ecco che si arrende anche l’ultimo dei pionieri di un’esperienza amministrativa che si è definitivamente accasciata su se stessa e ha dovuto arrendersi all’evidenza che governare e dover fare delle scelte è ben più complicato di fare dei convegni raccontando di avere le soluzioni in tasca per risolvere i problemi della città lasciati da un’inqualificabile esperienza della destra locale.

È stato così per le incompiute (non un atto da parte di questa giunta su metropolitana, S.L.M, terme e cittadella giudiziaria), è così per la tanto decantata strada intrapresa sulla gestione dei rifiuti. L’abbandono di Lessio alla vigilia delle scelte legate alla vicenda della discarica e con i pessimi risultati per la città che ha portato l’idea di Abc invece che la gara europea per la raccolta dei rifiuti e tutti i servizi connessi come proponeva il Pd, è il definito manifesto di un’ammissione di fallimento anche su questo versante, sul quale tanto si era speso il primo cittadino. Il buon gusto ha portato a cessare il racconto del nuovo libro che era stato il liet motiv del primo scorcio del mandato, il buon senso oggi dovrebbe portare almeno al tentativo di non lasciare il disastro annunciato sul tema dei rifiuti prima che si arrivi alle elezioni del 2021”.

“A questo punto – concludono – sarebbe opportuno che il sindaco riferisse in aula su come intende sopperire, in un periodo così delicato, all’assenza dell’assessore di riferimento sul versante rifiuti. Che linee politiche e che scelte amministrative intende compiere su discarica e ciclo dei rifiuti. E soprattutto che non si aspetti mesi come è stato all’indomani delle dimissioni dell’assessore al commercio Giulia Caprì per individuare il sostituto di Lessio per un settore che la città non può permettersi di continuare a vedere allo sbando e con pessimi risultati”.