Un’intera comunità raccolta nel dolore per l’addio a Paolo, il ragazzo di 15 anni che mercoledì mattina a Santi Cosma e Damiano si è tolto la vita nella sua cameretta. Ieri, nella chiesa del Santuario, si è svolto il funerale. Una cerimonia sobria e silenziosa, segnata dallo smarrimento e dall’incredulità dei familiari, circondati dall’affetto di compagni di classe, insegnanti e tanti cittadini accorsi per stringersi al dolore della famiglia. In piazza e all’interno della chiesa si respirava un dolore composto, ma anche la consapevolezza amara che nessuno, forse, è riuscito a cogliere i segnali del disagio del ragazzo.
La Procura di Cassino ha affidato ai carabinieri di Formia l’analisi delle denunce presentate dai genitori tre anni fa, quando Paolo frequentava la scuola media di Santi Cosma e Damiano. In quelle carte emergono episodi di bullismo, prese in giro, scherzi e frasi offensive che, come raccontato dal fratello maggiore Ivan in una lettera aperta al Ministro dell’Istruzione, avrebbero segnato profondamente l’adolescente.
Dopo quell’esperienza, Paolo si era trasferito all’istituto Pacinotti di Castelforte, dove sembrava aver ritrovato un po’ di serenità. Lì, frequentava il secondo anno di Informatica: riservato e sensibile, aveva legato con i compagni ed era migliorato nel rendimento. Resta tuttavia il dato che, lo scorso maggio, aveva presentato richiesta di accesso allo sportello di sostegno psicologico interno alla scuola. L’attivazione del servizio, però, non sarebbe avvenuta perché l’anno scolastico si era ormai concluso.
Mentre il feretro lasciava la chiesa, in rete compariva la nota del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che ha espresso “grande dolore e vicinanza alla famiglia” annunciando l’invio di alcuni ispettori non solo al “Pacinotti”, ma anche alle due scuole medie frequentate da Paolo. Nelle prossime ore il Ministro incontrerà personalmente i familiari per portare la sua vicinanza “a nome di tutto il mondo della scuola”.









