Terracina, accusati di caporalato: revocate le misure per 2 imprenditori. Procaccini: “Mi aspetto le scuse del ministro Bellanova”

Revocate le misure cautelari per padre e figlio di Terracina accusati di caporalato e di aver picchiato e gettato un uomo di nazionalità indiane in un canale. A deciderlo è stato il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Latina, Giuseppe Molfese al termine dell’interrogatorio.

I due hanno spiegato di non aver aggredito il bracciante, ma di essere stati loro a subire minacce e per questo avevano anche chiamato i carabinieri.

“Mi aspetto adesso le scuse del ministro Bellanova a tutta la nostra comunità, a tutta le nostre aziende agricole. Ma temo che non abbia questo dignitoso coraggio e temo che non arriveranno mai”.

Questo il commento a caldo del parlamentare europeo di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini, membro della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, in merito alla vicenda giudiziaria.

“Secondo il gip – ha continuato Procaccini – non sussistono i gravi indizi di colpevolezza, per cui è stata disposta la revoca di tutte le misure cautelari.

Ora, di questo caso hanno parlato telegiornali, tv, commentatori, politicanti, i “professionisti” dell’agromafia, come li chiamerebbe Sciascia. C’è stato persino un ministro che ha giustificato la sanatoria di centinaia di migliaia di immigrati irregolari, citando proprio questo caso su Terracina. Rivelatosi dunque, al momento, falso. A differenza di quei signori, io preferisco aspettare che le indagini si concludano, prima di sparare condanne ai quattro venti. E comunque non cambierebbe di molto la realtà dei fatti. In questa terra, quella dove abito, vivono e lavorano duramente migliaia di italiani e di stranieri regolari. Con coraggio e solidarietà tirano fuori dalla terra prodotti che vengono esportati in tutto il mondo. Ma questo non fa notizia, né porta voti, mentre di un solo deprecabile episodio di maltrattamenti (in questo caso probabilmente falso), si imbastisce una campagna contro la verità e contro la bellezza della nostra migliore agricoltura”.