LBC, PD e Per Latina 2032: “Riattrezzare Al Karama per un’integrazione vera”

Immagine di repertorio del centro Al Karama
Si sono riuniti, presso il capannone della ex Rossi Sud che ospita gli sfollati del campo Rom Al Karama dopo l’incendio del 3 luglio scorso, le delegazioni di Pd, Per Latina 2032 ed Lbc, testimoniando la loro solidarietà alle 19 famiglie coinvolte per lo stato di precarietà e promiscuità nel quale sono costrette a vivere da ormai cinque mesi.
Nello stesso tempo si ripromettono di agire a vari livelli istituzionali per giungere, nel più breve tempo possibile, ad una soluzione che consenta alle suddette famiglie di affrontare l’inverno in modo rispettoso per la salute, per la sicurezza e per la dignità umana.
Le delegazioni hanno tratteggiato due linee di intervento. Una di breve periodo che consiste nel: “Superamento del campo monoetnico per permettere il ritorno delle famiglie presso Al Karama adeguando, quindi, la zona della necessaria fornitura elettrica e procedendo alle operazioni di bonifica dell’amianto. Intanto è necessario mettere i bambini e le bambine nelle condizioni, ora assenti, di recarsi a scuola. Un’altra di lungo periodo: “facilitare l’integrazione della comunità all’interno dell’humus sociale ed economico della città di Latina. In tal senso avanziamo la proposta di costituire, con il contributo della Regione Lazio e dei partner locali compreso l’Istituto Agrario di San Benedetto a Borgo Piave, un’azienda agricola speciale nei dieci ettari prospicienti il campo di Al Karama per realizzare la formazione agricola dei giovani Rom. Nel frattempo – aggiungono – auspichiamo un controllo ed un affiancamento continuo al netto delle precarie condizioni sanitare e di sicurezza in cui si trovano le persone coinvolte”.
“Pertanto – proseguono – chiediamo al Commissario Prefettizio un incontro con una delegazione Rom e con i rappresentanti dei nostri gruppi politici. Anche attraverso una manifestazione pacifica da svolgersi difronte al Palazzo Comunale. Per i motivi di cui sopra – concludono – ci riserviamo di emanare una nota congiunta rivolta al Prefetto, al Commissario ed alla Presidenza della Regione con il fine individuare le attività urgenti da svolgere per uscire una volta per tutte dall’emergenza che si è venuta a creare e che si protrae da troppi mesi. È necessario tessere una sinergia, finalizzata all’obiettivo, che coinvolga tutte le istituzioni”.