Case, società e terreni coi soldi della droga. Scatta la confisca

Si chiama operazione Game Over la nuova inchiesta portata avanti dalla Divisione Anticrimine che ha portato questa mattina all’esecuzione di confisca dei beni su richiesta del Procuratore della Repubblica di Roma e dal Questore di Roma ed eseguita questa mattina  dagli agenti della Polizia di Stato  nelle province di Roma e Latina.  Le indagini condotte dalla Divisione Anticrimine, rientra nell’ambito della strategia di contrasto all’accumulazione dei patrimoni di origine illecita.
Il provvedimento riguarda beni e assetti societari, per un valore complessivo di 4,5 milioni di euro, tra cui immobili e società, riferibili ai capi di un’associazione, attiva sin dal 2012 nel territorio di Roma (Torrino-Mezzocammino) fino ai Comuni di Pomezia-Torvaianica, Ardea, Anzio-Nettuno ed Aprilia, ed attivi nella cessione, al dettaglio e all’ingrosso, di sostanza stupefacente tipo cocaina, hashish e marijuana, recentemente tratti in arresto nell’ambito dell’operazione denominata “ALL IN”, condotta dalla Squadra Mobile con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma.
Il 14 novembre 2023, infatti, sono state eseguite misure cautelari personali nei confronti di 30 soggetti, indagati, a vario titolo, del delitto di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentato omicidio, detenzione illegale di arma da fuoco, trasferimento fraudolento di valori ed auto riciclaggio. Per tali vicende i principali indagati, tra i quali i 3 destinatari degli odierni provvedimenti di sequestro, sono tuttora detenuti.
Sulla base delle approfondite investigazioni economico patrimoniali svolte dagli specialisti della Divisione Anticrimine della Questura romana, il Tribunale ha ritenuto ricorrenti gli elementi per qualificare i proposti quali soggetti socialmente pericolosi, poiché con le loro condotte illecite avrebbero accumulato ingenti proventi, reinvestendoli, in parte, in società esercenti attività di sale scommesse in Pomezia ed Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative.
Da tali indagini, che hanno abbracciato l’arco temporale di oltre un ventennio, è emerso che i 3 proposti, a fronte di una marcata sproporzione tra la complessiva situazione reddituale “dichiarata” e il patrimonio direttamente o indirettamente agli stessi riconducibile, effettuavano importanti investimenti mobiliari, immobiliari e partecipazioni societarie, finanziati attraverso gli introiti derivanti dai predetti traffici illeciti e conducevano un elevato tenore di vita, assolutamente incompatibile con gli esigui redditi dichiarati.
Accogliendo la proposta formulata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica e dal Questore di Roma, il Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma ha disposto, pertanto, il sequestro della totalità delle quote e dell’intero patrimonio aziendale di 4 compagini societarie, di cui 2 operanti in Pomezia ed 1 in Ardea, nel settore della raccolta di scommesse, e di 1 rivendita di veicoli operante in Roma, nonché di 4 immobili – tra cui una villa di notevoli dimensioni, con piscina – ed 1 terreno a Roma, Pomezia ed Aprilia; sono stati sequestrati, inoltre, 3 veicoli, polizze assicurative e di pegno e disponibilità finanziarie, per un valore complessivamente stimato di circa 4,5 milioni di euro.