Abc Latina, mutuo di 12 milioni al 3%. Tassi: “Scelta la formula più cara”

Giuseppe Manzi

L’azienda speciale Abc Latina ha chiesto il mutuo, chirografario, di 12 milioni di euro alla Cassa depositi e prestiti otto giorni fa; a garantire il prestito, che necessita una tempistica istruttoria di almeno tre mesi, sarà il Comune con una fideiussione. Questo è quanto emerso oggi pomeriggio in commissione Trasparenza.

All’ordine del giorno la richiesta di chiarimenti presentata dal consigliere Olivier Tassi in merito alla procedura del mutuo di Abc conseguente all’approvazione del piano industriale dell’azienda che a Latina gestisce il servizio di igiene urbana.

fasce frangivento
Matilde Celentano

La presidente della commissione Matilde Celentano aveva chiesto la presenza dell’assessore all’Ambiente Roberto Lessio e del dirigente comunale del servizio Finanziario Giuseppe Manzi. All’appuntamento si è presentato solo Manzi.

Premesso che i 12 milioni di euro servono all’Abc per estendere il servizio di raccolta “porta a porta” – la percentuale di differenziata è ferma al 27,8 %, come riportato in data odierna sul sito di Abc -, il dirigente Manzi ha spiegato che il tasso d’interesse del mutuo è del 3%, con un pre-ammortamento triennale di soli interessi, per poi iniziare a restituire il capitale con venti rate semestrali a partire dal 2023 fino al 2033.

Il consigliere Tassi ha eccepito che se il mutuo richiesto da Abc fosse stato di tipo ordinario il tasso d’interesse sarebbe stato dell’1,5% invece che del 3%, con un evidente risparmio. “Chi ha preso questa decisione? Chi ha preso la decisione di chiedere il mutuo per un importo complessivo di 12 milioni di euro in luogo delle due tranche di 8 e 4 milioni di euro, come illustrato nel piano industriale?” In assenza di rappresentanti del consiglio di amministrazione dell’azienda speciale e della mancanza in aula della componete politica dell’esecutivo del sindaco Damiano Coletta, le domande di Tassi sono rimaste senza risposta.

Il consigliere Alessandro Calvi ha chiesto quand’è che il Consiglio comunale deve deliberare in favore della fideiussione, atteso che l’istruttoria presso la Cassa depositi e prestiti dovrebbe/potrebbe concludersi a gennaio 2020. Il dirigente Manzi ha spiegato si è in attesa di ricevere indicazioni dalla Cassa depositi e prestiti.

Perplessità a parte, di natura tecnica, da parte di alcuni commissari, in aula oggi pomeriggio non sono mancate polemiche.

Il 5 agosto scorso è stato portato in Consiglio comunale il piano industriale in gran fretta “per dare la possibilità all’Abc di richiedere subito il mutuo”. Così era stato spiegato ai consiglieri di opposizione che chiedevano più tempo per esaminare il documento, consegnato con un anno e tre mesi di ritardo e dopo continui aggiustamenti. In commissione Trasparenza oggi si è appreso invece che il primo atto dell’Abc risale a metà settembre, quando ha chiesto all’amministrazione l'”autorizzazione” al mutuo e che in Cassa depositi e prestiti l’azienda ha depositato l’istanza la settimana scorsa, il 23 ottobre. Sull’argomento hanno polemizzato sia Calvi che Tassi.

Alessandro Calvi e Olivier Tassi