Prima udienza processo Karibù, la rabbia di Uiltucs Latina

Dopo le tante manifestazioni davanti al Tribunale di Latina durante le udienze preliminari che hanno ammesso come parte civile lavoratori e Uiltucs Latina, abbiamo oggi assistito alla prima udienza  come categoria insieme ad una delegazione di lavoratori all’inizio del Processo sullo scandalo Karibù, ricordiamo dichiara la Uiltucs Latina “Senza le denunce dei lavoratori nessuno avrebbe preso posizione”
Senza il racconto della realtà’ sul disagio causato alle tante famiglie sulla cattiva gestione del denaro pubblico destinato all’accoglienza ed integrazione di queste persone oggi rinviate a giudizio, oltre alla mancanza degli enti erogatori dei progetti, i quali a nostro avviso dovevano vigilare ed attenzionare, non sarebbe mai stata interrotta la cattiva gestione dell’accoglienza ed integrazione dei migranti su Latina, è necessario  che si ricorda spesso questo elemento fondamentale.
Le difficoltà  dei lavoratori il mancato pagamento delle lavoratrici doveva far  emergere il fenomeno coop Karibù a Latina? E’ questa la domanda frequente che spesso ci viene richiesta dai cittadini.
Oltre alle tante difficoltà  dei lavoratori che ancora persistono, sulla mancata ricollocazione dei lavoratori , ripetiamo causata da questi personaggi che hanno distrutto il lavoro in un settore dove non cera’ uno stato di crisi ma solamente l’intenzione di interpretare accoglienza ed integrazione con il solo interesse del  profitto cancellando il lavoro stabile di queste maestranze per altre finalità’ che oggi sono oggetto di un processo.
I sorrisi e gli atteggiamenti denigratori visti oggi in udienza da parte di personaggi rinviati a giudizio quando si è parlato delle difficoltà dei lavoratori, è la fotografia di queste persone, le quali  dichiaravano  sempre che enti non pagavano e di conseguenza non pagavano i stipendi, la vera’ e cruda realtà era diversa “le risorse economiche della KARIBU’ venivano spese per lo shopping e spese personali dei rinviati a giudizio, per i lavoratori non c’erano mai i soldi”.
A quei sorrisi denigratori oggi visti in aula siamo certi che la magistratura gli inquirenti i quali ringraziamo per l’egregio lavoro, risponderanno’ nel giusto modo, ripristinando ai tanti lavoratori alle tante famiglie la dignita’ ed il rispetto per il lavoro cancellato da queste persone “che oggi ridevano e sbeffeggiavano davanti alle difficolta dei lavoratori” disagio che loro non hanno mai attraversato essendo i percettori del denaro pubblico e diretti responsabili di quelle somme, la cui finalità era solo il profitto.