Teatro D’Annunzio ancora chiuso, associazione Minerva chiede dimissioni Di Francia

Il teatro D'Annunzio di Latina

“Sono passati più di otto mesi dal nostro ultimo intervento sul D’Annunzio ma il teatro è ancora chiuso. Sono ormai tre anni che l’amministrazione Coletta non riesce a risolvere i problemi per la messa in sicurezza per riaprire il teatro e, a questo punto, chiediamo che l’assessore Di Francia dia una spiegazione alla città oppure si dimetta subito”.

Questa la richiesta dell’associazione Minerva. Il suo presidente, l’avvocato Annalisa Muzio lancia un appello all’amministrazione comunale perché venga messa la parola fine alla vicenda.

“All’epoca del nostro ultimo intervento – ha detto ancora Muzio – l’assessore Di Francia ci aveva risposto che dovevamo dargli tempo e non dovevamo avere fretta; sono passati altri otto mesi e nulla è cambiato anzi, solo qualche settimana fa, i vigili del fuoco hanno respinto, per l’ennesima volta, la Scia presentata dal Comune”.

Secondo l’associazione Minerva non è più accettabile assistere ad una “gestione a dir poco precaria del nostro teatro comunale che rappresenta, per tutta la cittadinanza, un insostituibile punto di aggregazione, di connotazione storica e di sviluppo culturale”.

Torno a ripetere – ha continuato Muzio – che una città senza teatro è una città che muore, che si chiude in sé stessa, che comunica rassegnazione. Tutte le associazioni del nostro territorio stanno facendo tanto per cercare di risollevare le sorti di una città oggi in affanno. Come associazione Minerva stiamo mettendo a punto tantissimi progetti insieme ad altri soggetti promotori di iniziative che avrebbero, però, la necessità di potere utilizzare spazi importanti come il D’Annunzio”. Come per esempio la seconda edizione del Concerto di Pasqua.

“Ce la stiamo mettendo tutta per continuare a dare vita ad iniziative culturali e aggregative tanto che proprio ieri, in occasione dell’inaugurazione di Minerva Aprilia (dopo le aperture delle sedi di Fondi e Cisterna), abbiamo dato vita al coordinamento provinciale di Minerva e a breve inaugureremo altre sedi, ma la gestione di una città come Latina non può continuare ad essere lasciata nelle mani di associazioni o cittadini di buona volontà. L’amministrazione comunale – ha concluso il presidente – deve capire che dopo tre anni non può più chiedere alla città di aspettare! Perché non abbiamo più tempo”.