Terracina, gli anziani porgono fiori e ricevono indifferenza. Si va al Tar contro il commissario

Massimiliano Fornari

Porgevano fiori ricevendo indifferenza. La manifestazione di questa mattina in piazza Municipio a Terracina, organizzata dai soci del centro “Gli anziani”, non ha avuto gli esiti sperati. Dal palazzo – fa sapere l’avvocato Massimiliano Fornari – si è ritenuto di non ricevere, finanche da parte di un qualsivoglia dirigente, una delegazione dei manifestanti che avrebbe voluto avere un contatto diretto con l’Amministrazione comunale, al fine di esporre le proprie ragioni e farla partecipe delle proposte di soluzione della controversia in atto attuando un contatto che allo stato non si è mai realizzato nel passato.

“Preso atto dell’atteggiamento della pubblica amministrazione interessata – scrive in un comunicato stampa l’avvocato – il sottoscritto avvocato Massimiliano Cesare Fornari, in quanto legale del Centro Sociale ‘Gli Anziani’, ha avuto pieno mandato da parte della signora Maria Finalba Alla, presidente del Comitato di Gestione del centro sociale ‘Gli Anziani’, di impugnare presso il Tar l’illegittima delibera emessa dal commissario prefettizio Erminia Ocello. Tale decisione è maturata da ultimo a cagione non solo dell’atteggiamento indifferente dell’Amministrazione comunale palesato con il mancato ricevimento della delegazione alla manifestazione in data odierna svoltasi, ma anche al persistente mancato invio della documentazione amministrativa già quasi un mese fa richiesta con apposita istanza”.

L’avvocato Fornari nel ribadire la illegittimità del commissariamento del centro sociale, infatti, stigmatizza anche l’accesso negato agli atti che per giunta non sono mai stati notificati agli interessati.

La delibera del commissario sospende tutte le attività del centro sociale e ne commissaria gli organismi dirigenti, trasferendone i relativi poteri al dottor Giampiero Negossi, nominato commissario pro-tempore del centro Sociale. “Orbene, tali provvedimenti realizzano – si legge nella nota dell’avvocato – un grave danno all’immagine del centro sociale, nonché si è appreso, sempre da fonti giornalistiche e/o comunicati ma mai da atti notificati al legale rappresentante del centro, anche che se ne prevede il trasferimento della sede dello stesso Centro nei locali del dismesso Tribunale in Via Dei Volsci. Tale soluzione appare però come un rimedio peggiore del male stesso. Difatti, la sede di via Leopardi, nella quale il Centro è stato posto da provvedimenti altrui e non propri, cui non risulta estraneo l’ìstituto comprensivo Don Milani, il che va a far cadere definitivamente l’argomento della  promiscuità, allo stato non può obiettivamente essere sostituita dai locali posti nel seminterrato dell’ex tribunale, i quali oltre a presentare severi dubbi di agibilità oltre che di adeguatezza, non possono ritenersi idonei a sostenere le attività del Centro Sociale. Quindi, purtroppo il problema resta e  nemmeno la soluzione individuata non può soddisfare e nemmeno essere accettata in quanto tale”.

Per il legale del centro anziani non basta predisporre il cambio di sede, ma occorre recepire la richiesta di ritiro del provvedimento in autotutela da parte del Commissario ed, in attesa dell’ostensione della documentazione amministrativa richiesta, chiarire le reali cause che hanno portato al commissariamento e scioglimento del centro sociale. “Meno che mai – aggiunge – potrà mai essere accettata la predisposizione di un nuovo regolamento del centro sociale suddetto, che si auspica verrà presa di concerto con gli interessati e non unilateralmente ed arbitrariamente, così come si è proceduto finora, pena l’inevitabile impugnazione dei relativi atti in tutte le sedi giudiziarie ed amministrative competenti. Insomma occorre restituire al dignità al Centro sociale da troppo tempo calpestata ingiustamente ed occorre anche precisare che non saranno tollerati atti di forza della pubblica amministrazione che vedranno la giusta e legittima risposta nelle sedi legalmente preposte, anche perché a parere dello scrivente le decisioni nevralgiche, che riguardano il futuro del Centro sociale Anziani, dovrebbero più opportunamente essere prese dalla prossima amministrazione che uscirà vincitrice dalle urne elettorali”.

L’avvocato Fornari “invita e diffida la pubblica amministrazione ad astenersi da atti di forza di qualsivoglia tipologia, ad ostendere al più presto e senza ulteriori ritardi, che sarebbero altrimenti ritenuti pretestuosi, la documentazione fino ad ora negata, vista l’imminente scadenza del termine legale previsto ed ancora non tempestivamente ostesa alle parti interessate, pena la inevitabile tutela dei diritti dei miei assistiti innanzi alle Autorità Giudiziarie ed Amministrative competenti senza ulteriore esitazione e che verrà notificato entro pochi giorni”. “In mancanza di risposte e la sottrazione della P.A. registrata questa mattina a qualsiasi forma di dibattito rendono inevitabile – conclude l’avvocato – adire il Giudice Amministrativo al fine di ristabilire la situazione di legittimità violata”.