Terracina, il principio di sviluppo sostenibile entra nel Dna del Comune

Roberta Tintari

Il Principio di sviluppo sostenibile entra nello Statuto comunale di Terracina. L’inserimento è stato deciso oggi all’unanimità del Consiglio comunale. Per il sindaco Roberta Tintari si tratta di un passaggio storico, una bella pagina della politica locale.

“Sento di voler ringraziare la Commissione Statuto e il suo Presidente Giuliani, tutti i consiglieri comunali e le forze politiche da loro rappresentate per aver compreso e condiviso l’importanza di questo momento – afferma Tintari -. Grazie al Forum Agenda 21 Locale che ha rappresentato un continuo sprone e il partner istituzionale senza il quale non saremmo giunti a questo obiettivo. Il mio pensiero più ricco di speranza va al Consiglio Comunale dei Bambini e dei Ragazzi i quali hanno chiesto a noi adulti, anche con i crismi istituzionali di un’apposita delibera consiliare, di tutelare il loro futuro. La loro istanza è quella che ha convinto tutti a non perdere altro tempo. Da oggi nessun amministratore presente e futuro di questa città, di qualunque ambito egli si occupi, potrà ignorare il Principio di Sviluppo Sostenibile. Abbiamo dato seguito e concretezza – conclude  Tintari – ad un percorso che parte da molto lontano, addirittura dalla Conferenza Onu di Rio de Janeiro del 1992, passando per l’adesione alla Carta di Aalborg e alla condivisione di tante buone pratiche per la salvaguardia dell’Ambiente, scelte che allineano sempre di più la città di Terracina ad una dimensione europea che oggi richiede grande impegno e continuità di azione, ma che appena pochissimi anni fa pareva irraggiungibile”.

Il Consiglio comunale oggi ha approvato anche l’acquisizione al patrimonio indisponibile dell’ente di quattro immobili, siti in via Badino, Sant’Eleuterio e via Piemonte, confiscati alla criminalità organizzata. Saranno destinati al progetto “Dopo di noi” e alla casa rifugio per donne vittime di violenza.