Terracina, l’amico gli diede fuoco: la vittima racconta al giudice

È stato ascoltato nei giorni scorsi il cittadino indiano vittima dell’amico che gli aveva dato fuoco all’interno della baracca nella quale vivevano, a Terracina. Il giudice per le indagini preliminari Giorgia Castriota ha voluto cristallizzare le sue dichiarazioni, durante l’incidente probatorio, perché l’uomo potrebbe decidere di tornare nel suo paese e non essere disponibile poi per testimoniare in un eventuale processo.

L’episodio, che soltanto per l’intervento di un’altra persona non si è trasformato in tragedia, è avvenuto il 25 febbraio scorso. L’uomo si è presentato lunedì scorso dal gip con il braccio ancora fasciato e sul volto ha ancora i segni dell’aggressione.

Durante l’esame in qualche modo ha confermato quanto già raccontato dall’arrestato. Stava cucinando e per farlo utilizza l’alcol etilico. I due avevano bevuto e stavano litigando per futili motivi, quando l’arrestato avrebbe preso la bottiglia e gli avrebbe cosparso addosso il liquido infiammabile. Poi, in preda all’ira, gli avrebbe dato fuoco con un accendino.

Attimi di terrore, la vittima ha preso fuoco e ha iniziato ad urlare uscendo dalla casa di fortuna. Un altro connazionale che viveva nella zona è così accorso con una coperta e ha spento le fiamme, salvandogli la vita.

Il coinquilino era stato arrestato per tentato omicidio.