Terracina, minacce alla polizia e propaganda nazista: condannati

A Terracina nel giugno del 2022, erano stati arrestati due ragazzi 20enni con volantini di propaganda nazista e con appresso il materiale per un ordigno artigiane.

Si è concluso con due condanne più lievi rispetto alla richiesta dell’accusa il processo ai due ragazzi accusati di fabbricazione e possesso di materiale esplodente, minaccia grave nei confronti di appartenenti alla Polizia di Stato, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione raziale, etnica e religiosa.

I due ragazzi, Leonardo Cirillo e Andrea Sicignano, 21enni di Fondi e Terracina, hanno scelto di essere giudicati con rito abbreviato, sono stati condannati dal Tribunale di Latina rispettivamente a due anni e un anno di reclusione con la sospensione condizionale della pena.

Le due condanne sono più lievi rispetto alla richiesta dell’accusa, visto che i due sono stati accusati di fabbricazione e possesso di materiale esplodente, minaccia grave nei confronti di appartenenti alla Polizia di Stato, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione raziale, etnica e religiosa.

I ragazzi, erano stati arrestati a giugno 2022 dopo che la Digos aveva trovato su una vettura della polizia di Stato parcheggiata all’esterno del Commissariato di Terracina di un volantino dal contenuto minatorio, nel quale una persona incappucciata tagliava la gola a un poliziotto in divisa sovrastato dalla scritta “Slaughter Pigs” ossia “Macelliamo i Maiali”.
Sul volantino erano presenti anche simboli esoterici riconducibili alla simbologia di una particolare associazione terroristica suprematista statunitense, che promuove ideologie nazifasciste e discriminatorie in tutto il mondo”.

La successiva perquisizione aveva permesso di rinvenire a casa di entrambi varie armi da punta e taglio, materiale propagandistico delle ideologie neonaziste e razziste, nonché il materiale per confezionare un ordigno artigianale con potenzialità micidiali. Così erano scattate le manette. Parte delle accuse a loro carico sono state ridimensionate e a fronte di una richiesta di condanna da parte del pm Claudio De Lazzaro a tre anni ciascuno la pena è stata di due anni per Cirillo e un anno per Sicignano.