Terracina, Procaccini e la voglia di riscatto: il mare in tempesta mi ha cambiato molto e in positivo

Nicola Procaccini

Nicola Procaccini, 40 anni da poco compiuti, affronta la campagna elettorale per le amministrative di Terracina riproponendosi alla guida della città dopo la caduta dell’amministrazione avvenuta, con un anno di anticipo rispetto al mandato, il 6 maggio 2015.  Oggi ha dalla sua parte una coalizione, composta dal suo partito Fratelli d’Italia, dalla Lista Procaccini Sindaco, Lista Sciscione, da SìAmo Terracina per Procaccini sindaco e “Noi con Salvini”,  per completare, nel caso di vittoria elettorale, i progetti avviati nel corso della precedente amministrazione e per  promuoverne altri. Da giovanissimo militante delle destra nazionale e locale, arriva a questa seconda consultazione elettorale con un bagaglio di esperienza amministrativa e umana che lo definisce in modo diverso rispetto al recente passato. “Nessun mare calmo ha mai formato un buon marinaio – spiega -. Il mare in tempesta mi ha cambiato molto e in positivo”.

Procaccini, secondo lei chi vincerà la partita di giugno?

Chi i terracinesi sentiranno come uno di loro.  Quindi io

Quale dei suoi antagonisti teme di più in questa competizione elettorale?

Rispetto per tutti ma non ho timore di nessuno

In caso di ballottaggio e qualora fosse sul podio dello spareggio con chi vorrebbe “condividere” la resa dei conti?

Preferire vincere al primo turno, il ballottaggio per Terracina sarebbe devastante e allungherebbe di altri 15 giorni la campagna elettorale il che significa che l’insediamento del sindaco e del Consiglio comunale slitterebbe a luglio. Un disastro da un punto di vista amministrativo. Già lo scorso anno ci fu un danno per la città causato dal blitz di Fazzone e compagni che ha condizionato negativamente l’estate 2015 privando la città di una sua amministrazione. In questo caso, con il ballottaggio, verrebbe pregiudicata anche l’estate 2016. Capisco che a chi non è terracinese che questa cosa non importi molto, ma per noi terracinesi è fondamentale.

Procaccini, qual è la cosa migliore che ha fatto per Terracina tra il 2011 e il 2015 e quale invece l’errore amministrativo eventualmente commesso che più si rimprovera?

Nicola Procaccini
Nicola Procaccini

La cosa migliore: aver risanato la situazione finanziaria del Comune, tutti i piccoli successi che abbiamo ottenuto sono figli di questo miracolo. L’errore, se così si può definire dal momento che gli atti appartengono alla precedente amministrazione: la gestione della grana della piscina comunale.

Quali occasioni ha perso Terracina con il commissariamento dell’ente?

Il commissario si occupa essenzialmente della normale amministrazione.  Purtroppo molti cantieri non sono neanche partiti. Cito l’esempio del progetto di videosorveglianza, a cui tenevo molto.

Che cosa propone questa volta ai suoi concittadini per riconquistare la loro fiducia? Qualche esempio concreto del programma di governo?

Intanto il 19 settembre, quando si uscirà dal dissesto, mi piacerebbe intervenire sull’economia della città, riducendo in parte la tassazione e poi utilizzando il mutuo che ci è stato concesso dal Coni, grazie all’assessore Pescante, per realizzare nuovi impianti sportivi e sistemare quelli già esistenti.

Gestione dei rifiuti: movimenti e partiti politici la accusano di aver portato avanti un appalto tutto in favore del privato, di essere politicamente responsabile del fallimento dell’aggiudicazione alla Servizi Industriali, e di aver provocato così un contenzioso milionario in danno dall’ente. Cosa risponde a queste critiche?

Non è la politica che decide chi vince le gare, dopodiché io capisco che una città pulita dopo 30 anni che ha vissuto sotto l’immondizia sia un ostacolo per i miei avversari elettorali. Ma su questo non posso farci nulla. La verità è che ora la città è pulita e prima non lo era. Punto. Le chiacchiere stanno a zero. Punto.

Perché la piscina comunale è un cantiere abbandonato?

Perché la società privata  che doveva realizzare la piscina ha fatto una scelta da megalomane passando dai 25 ai 50 metri ed evidentemente non è in grado di portarla a termine.

Perché lo stadio Colavolpe è chiuso?

Perché la società che ha vinto il bando per la gestione dello stadio è fallita e fa rabbia perché su quello stadio abbiamo investito per riaprirlo al pubblico, dopo tanti anni, tantissimi quattrini.

Perché piazzale Aldo Moro è pieno di ruggine?

Non è ruggine: è il corten che sembra ruggine ma in realtà protegge l’acciaio sottoposto all’aggressione della salsedine. Dopodiché, quel progetto è un progetto della precedente amministrazione dove semplicemente erano spariti i soldi e noi siamo riusciti a recuperali.

Cosa ha fatto bene e cosa ha fatto male il commissario straordinario? 

Sono contento che si inauguri il nuovo museo della città di Terracina perché è un progetto a cui ho lavorato molto e che amo profondamente. La risposta alla seconda parte della domanda, per una questione di correttezza istituzionale, preferisco tenermela per me.

Concludendo con la politica: la frammentazione del centrodestra di Terracina è figlia soltanto del collasso della coalizione a livello nazionale o ci sono altre ragioni per arrivare al voto amministrativo con quattro candidati sindaci dello stesso orientamento politico?

Ci sono visioni del mondo e della città differenti e qui le differenze tra destra e sinistra contano poco. C’è chi vorrebbe, a destra, smantellare le piazze, i giardini, le piste ciclabili, la raccolta differenziata per ripristinare la supremazia delle auto sui cittadini e rimettere i cassonetti stradali riportando le lancette della storia all’indietro. Questa non può essere la mia destra, la mia destra è un’altra.

Pensa che arriverà alla presentazione delle liste con la coalizione così com’è oggi o sono possibili fughe e nuovi ingressi?

Escudo le fughe. Ogni nuovo ingresso è benvenuto purché sia compatibile in termini di valori e di ideali.