Terracina, Di Tommaso: rivedere le regole della movida sarà un mio impegno

Alessandro Di Tommaso

Torna a far discutere a Terracina l’ordinanza del commissario straordinario del Comune, Erminia Ocello, che disciplina gli orari degli esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e di intrattenimento e svago. La questione viene valutata anche dai candidati alla carica di sindaco in corsa per le elezioni di giugno. Nei giorni scorsi il provvedimento di Ocello è stato “difeso” dall’aspirante primo cittadino del Sestante, Agostino Pernarella, mentre è di oggi un intervento del candidato della coalizione Pd-Terracina 2026, Alessandro Di Tommaso, che mira a rivedere le regole della movida in maniera diversa.

Non è una questione di orario

“La limitazione oraria – dichiara Di Tommaso – rischia di compromettere le attività economiche già sofferenti per la crisi, rendendo al contempo insoddisfatti i ragazzi che potrebbero scegliere di trascorrere le serate altrove. Il problema dunque non è l’orario, ma quello che si fa dentro e fuori i locali notturni e, più in generale, come si gestisce la movida nella nostra città”.

Rivedere le regole della movida con un progetto

Di Tommaso promette un’azione politica che “mirerà senza esitazioni alla revisione delle regole della movida, tramite un progetto che sappia coniugare le esigenze di commercianti, dei ragazzi e dei residenti nei singoli quartieri”. “In primo luogo – afferma -, la questione impone una revisione del  piano di zonizzazione acustica che tenga conto delle mutate differenze tra le varie zone di Terracina, sia per la tipologia di esercizi presenti che per i fattori ambientali distintivi di ciascuna di esse. Attualmente il piano risale al 2009”.

Servono misure ad hoc per ogni quartiere 

Per Di Tommaso, infatti, non si può pensare di applicare le stesse regole per bar, ristoranti, pub e discoteche. “Solo prendendo in considerazione tali peculiarità – spiega – sarà possibile individuare misure ad-hoc per ogni quartiere e che tipo di sviluppo vogliamo garantire per i prossimi anni. Questo problema è inevitabilmente legato anche alla scellerata scelta degli ex amministratori di non individuare un adeguato piano del traffico ma di produrre misure per superare i momentanei problemi. Lo studio dei flussi del traffico va fortemente ad incidere sulla causazione del rumore cittadino”.

La questione traffico

E a proposito di circolazione stradale Di Tommaso contesta “la chiusura di via del Porto e di via del Quartiere che spacca la città in due determinando una sola via di deflusso del traffico”. “Da via Roma, infatti -aggiunge il candidato sindaco – risulta difficile raggiungere il lungomare Circe, già gravato dal sistema dei sensi unici applicati dopo la realizzazione della pista ciclabile. In tal senso,  sarebbe opportuno quantomeno riaprire le due strade che vengono chiuse e ripensare la pedonalizzazione delle aree antistanti i locali di piazza della Repubblica. Più ordine nella circolazione stradale eviterebbe assembramenti inutili, che non portano alcun vantaggio alle attività commerciali ma favoriscono solo problemi di ordine pubblico”.