Terracina, il turismo riparte dalla via Francigena che unisce diversi comuni della provincia

Una panoramica di Terracina

Il Consorzio Turistico Terracina d’Amare informa che, la scorsa settimana, è tornato a riunirsi il tavolo operativo sul turismo che mira a far convergere insieme temi, obiettivi e un programma di azione, coinvolgendo sia soggetti pubblici sia imprese della filiera turistica nel territorio.

“Alla presenza della Regione Lazio – recita una nota stampa del Consorzio – si sono confrontati diversi attori della filiera della provincia di Latina, ma il gruppo sarà aperto già dal prossimo incontro anche a territori limitrofi. Hanno finora risposto all’appello partito dalle imprese la Regione Lazio – Agenzia regionale del Turismo, i comuni di Terracina, Priverno, il Parco Nazionale del Circeo, il Parco Regionale dei Monti Ausoni e il Parco Regionale dei Monti Aurunci mentre per la parte privata l’Associazione Albergatori di Terracina e, naturalmente, il Consorzio Terracina d’Amare, promotore dell’iniziativa. Pur non presenti alla riunione, hanno dichiarato disponibilità a partecipare i Comuni di Fondi, Monte San Biagio, San Felice Circeo, Sabaudia, Bassiano, Lenola, Sperlonga che partecipa anche con il Consorzio Turistico ‘Sperlonga Turismo’”.

Uno dei temi affrontati alla presenza del Presidente dell’Associazione Europea Vie Francigene, Massimo Tedeschi, e del Direttore del Festival Europeo Vie Francigene, Sandro Polci, è stato proprio quello della Via Francigena e dei Cammini.

“E’ questo, infatti, il fil rouge – spiega il Consorzio – che lega ed unisce i diversi territori, i cui referenti presenti all’incontro, hanno convenuto  sulla proposta di utilizzare la Via Francigena come un primo tema su cui focalizzare le energie e sperimentare un modello di progettazione pubblico/privato per il turismo. Il modello potrà in seguito essere utilizzato anche per altri temi specifici. Questo tavolo sarà formalizzato quanto prima, ma è nelle intenzioni dei partecipanti mantenerlo uno strumento snello, capace di operare in modo molto pratico e di avviare azioni concrete già dalla prossima Primavera. Si ritiene, in tal modo, di poter preparare il territorio per dare risposte capaci di attrarre esiti favorevoli dai bandi pubblici che verranno emanati tanto a livello regionale che europeo”.

In conclusione il Consorzio fa sapere che “il gruppo di lavoro è aperto a tutti i soggetti pubblici e alle associazioni di impresa che vorranno aderire, ma sarà successivamente esteso anche ad associazioni culturali e altre figure specifiche, che verranno via via individuate sulla scorta dei temi trattati”. “’Uniti è meglio’ – chiude la nota stampa non è solo un motto, ma una modalità imprescindibile da attuare a tutti i livelli se si vogliono trasformare le idee in progetti di sviluppo socio-economico”.