Tiero ai domiciliari, il giudice: “Rischio di inquinamento delle prove”

Enrico Tiero

Il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario ha disposto gli arresti domiciliari per Enrico Tiero, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Sviluppo Economico del Lazio.

Nell’ordinanza il Gip parla di un “pericolo concreto e attuale di nuovi reati” e di rischio di inquinamento delle prove, sottolineando come l’attività politica del consigliere fosse “piegata a interessi privati”.

Secondo le indagini condotte dai Carabinieri di Latina e dalla Guardia di Finanza, Tiero avrebbe utilizzato la propria carica per favorire imprenditori locali in cambio di assunzioni e denaro. Tra gli episodi contestati spicca il versamento di 6.000 euro, ritenuto una tangente, e l’assunzione della figlia in una struttura sanitaria privata come presunta contropartita politica.

Un fatto chiave dell’inchiesta risale al gennaio 2024, quando il consigliere, avvertito di possibili intercettazioni, avrebbe scoperto una telecamera nascosta nel suo ufficio di Latina. Le immagini lo mostrano mentre cerca il dispositivo, lascia la stanza e, dopo alcune ore, torna per distruggere documenti e biglietti. Per il giudice, un chiaro tentativo di eliminare prove.

Gli inquirenti descrivono Tiero come un politico capace di intrecciare relazioni e scambi di favore con imprenditori del territorio, consolidando così il proprio peso all’interno del partito e nelle dinamiche locali.

Un quadro definito dal Gip “spregiudicato”.