Tiziano Ferro: “Mi sentivo sempre sfigato, bullizzato anche da colleghi”

L’attesa è finita, domani (22 novembre), esce il nuovo disco di Tiziano Ferro, la pop star di Latina. I fan di tutto il mondo fremono e lui annuncia diretta Instagram per questa sera aspettando l’uscita.

In questo momento magico, si è appena sposato con il suo Victor, sta uscendo il risultato di tre anni di lavoro, ha scritto una canzone con Andrea Bocelli nell’album dell’artista che “Sì” (Sugar), che ha conquistato la nomination ai Grammy Awards dopo aver centrato contemporaneamente il numero 1 della classifica Usa e Uk e segnando così un traguardo mai raggiunto prima da un artista italiano. Si prospetta anche la sua partecipazione a Sanremo come conduttore.

Non dimentica però da dove è partito e confessa di essere stato spesso bullizzato, sia da ragazzo che dai suoi stessi colleghi, spiegando una polemica a distanza con Fedez.

Il rapper si è già scusato su Instagram per una vecchia canzone e gli ha proposto una collaborazione sul tema omofobia: “Io e Tiziano possiamo trovarci d’accordo e fare tante cose insieme”.

“Mi sono sempre sentito un outsider – ricorda Tiziano sapendo bene quanti ragazzi si trovano nelle sue stesse condizioni di tanti anni fa – grasso, bullizzato, sfigato. Avevo un senso di inadeguatezza enorme. Poi è arrivata la musica che mi ha permesso, nel delirio, di trovare un canale. Ma non è mai cambiato nulla, puoi anche prendere un disco platino ma mi sembrava sempre che la mia vita non evolvesse. L’asticella si sposta sempre più in alto, il che porta alla voglia di migliorarmi ma è anche molto complesso. A 40 anni cambia nulla, non è che diventi felice, ma inizi ad accogliere qualunque cosa accada come parte di un copione che prima o poi troverà senso”.

Un’inquietudine che lo ha sempre accompagnato, sin da giovanissimo e che ha saputo ben riportare nelle sue canzoni.

Sempre parlando della canzone di Fedez del 2011 “Tutto il contrario” dice: “Anche una battuta può mettere un adolescente in condizione di disagio. Che un idolo dei ragazzini mi prenda in giro su quelle dinamiche è un atto di bullismo molto forte. Mi dispiace non ci sia una legge contro l’odio, se ne sente il bisogno”.