Trasporti, il nodo degli affollamenti. Aperto un tavolo al Ministero

I mezzi di trasporto affollati sono una nota dolente in tutta Italia: bus e treni, soprattutto, pieni di lavoratori e studenti pendolari. Per molti sembra un controsenso attuare il distanziamento in tutti i luoghi, anche con mini lockdown, e poi permettere queste condizioni di viaggio. Ma tant’è.

Nei giorni scorsi è stato aperto un tavolo al Ministero dei Trasporti, convocato dal ministro Paola De Micheli: ancora una volta è stato stabilito che la soglia di riempimento dei mezzi pubblici resta per ora invariata all’80%. Al confronto hanno partecipato Mit, Ministero dell’Istruzione, regioni, comuni e province.

Secondo le associazioni del Tpl, nel presentare i dati del monitoraggio nell’ultimo periodo, l’uso dei mezzi pubblici da parte degli studenti si sarebbe attestato a livelli inferiori all’80%, registrando un valore di circa il 55,60% della capienza consentita. Le criticità riscontrate sarebbero infatti rimaste limitate alle ore di punta e, in corrispondenza dell’uscita delle scuole, e comunque nelle aree più densamente popolate. Di base, i mezzi pubblici sono comunque ritenuti un luogo sicuro.

Tra le questioni, comunque, la possibilità di incrementare i mezzi per le tratte più affollate, anche usando bus privati e turistici, potenziando i controlli da parte del personale. Sui territori iniziano ad arrivare le prime proposte.