La recente indagine condotta dalla Guardia di Finanza ha portato all’arresto di Raffaele Russo, un uomo napoletano di 48 anni residente a Latina da diversi anni. Russo – come riporta Latina Oggi – era già stato coinvolto due anni fa nell’operazione “Home Banking” delle Fiamme Gialle pontine e, nonostante fosse agli arresti domiciliari, è stato nuovamente arrestato per aver continuato a gestire attività illecite.
Secondo quanto emerso dall’indagine della Procura e della Guardia di Finanza, Russo avrebbe emesso decine di fatture false nel periodo compreso tra il 2019 e il 2022. Queste fatture riguardavano operazioni inesistenti e venivano emesse attraverso diverse società, di cui una era direttamente controllata da lui e altre da lui gestite formalmente da terzi. L’obiettivo era simulare un elevato reddito al fine di ottenere disponibilità finanziarie per le sue attività illecite. Russo è accusato anche di tentativo di eludere le restrizioni delle misure di prevenzione patrimoniali applicate nella precedente inchiesta, trasferendo le società a prestanome.
Tra i reati contestati ci sono anche truffa, in quanto Russo è riuscito ad ottenere contributi per l’emergenza pandemica grazie ai redditi gonfiati dalle fatturazioni false. In totale, ha incassato direttamente circa 22.000 euro e altri 18.500 euro tramite una società da lui controllata, in concorso con la titolare. Oltre a Russo, sono indagate altre tre persone, tutte donne di 48, 26 e 80 anni, titolari delle società controllate da Russo e sospettate di aver commesso gli stessi reati in concorso con lui.