Un quintale di coca in auto, il rebus su provenienza a destinazione del carico

I tre borsoni contenenti la cocaina

Era arrivato in Italia poche ore prima di essere fermato ad Aprilia, con un quintale di cocaina purissima nascosta nel bagagliaio di un 500L noleggiata qualche ora prima a Ciampino. Era un vero e proprio insospettabile l’albanese fermato ieri dai poliziotti della Squadra Mobile di Latina nei pressi del centro commerciale Aprilia 2. Senza precedenti e con residenza in Albania, il 43enne è apparso subito avere un comportamento strano e questo ha spinto gli uomini della Questura di Latina a chiedergli di aprire il bagagliaio.

All’interno vi erano tre borsoni neri, praticamente identici, contenenti oltre 90 panetti incellophanati di cocaina purissima. Panetti dal cui proveniva un forte odore di mentolo mischiato ad altri prodotti balsamici, si perché il 43enne li aveva ricoperti di un olio essenziale molto probabilmente con lo scopo di dileguare il fiuto di un possibile controllo da parte dei cani antidroga.

La droga, che sul mercato avrebbe creato un guadagno di 3milioni di euro, secondo gli inquirenti molto probabilmente era destinata alle piazze pontine, pronta poi per essere smistata anche verso il litorale romano. Quello scoperto ieri dagli uomini della Squadra Mobile è il carico più importante mai scoperto prima in provincia. Carico che solo pochi gruppi criminali organizzati possono sostenere, sia economicamente e sia logisticamente. In Questura sono serrate le indagini per capire in primis da dove arrivasse il carico, e poi dove fosse destinato precisamente. Si cerca di far luce anche sul ruolo dell’uomo arrestato, che anche se incensurata è molto probabilmente un uomo fidato del gruppo criminale. Non è la prima volta che viene in Italia e questo potrebbe far pensare che anche in passato abbia fatto da corriere per altrettanti carichi.