Una bioraffineria nella discarica di Borgo Montello, la sfida Indeco

Il gruppo di relatori del simposio sulla Sostenibilità energetica e ambientale

Bioraffineria del biogas: soluzioni tecnologica all’avanguardia per la riconversione della discarica di Borgo Montello. La nuova sfida di Indeco e del gruppo Green Holding, accennata nell’ambito del simposio sulla Sostenibilità energetica e ambientale organizzato a Sabaudia, consiste nella realizzazione e l’esercizio di una bioraffineria del biogas a impatto ambientale pressoché nullo.

L’idea è quella di valorizzare il biogas estratto dalla discarica trasformandolo in biometano “avanzato”, prodotto secondo criteri di sostenibilità ambientale che riducono drasticamente gli impatti sull’ambiente e valorizzano le fonti rinnovabili. Best practice nell’upgrading, liquefazione del biogas a biometano e alimentazione energetica dell’impiantistica con l’energia elettrica prodotta da un parco fotovoltaico posto sul sedime della discarica sono gli ingredienti essenziali della ricetta Indeco per la riconversione degli invasi che la società detiene a Latina.

Il simposio sulla Sostenibilità energetica e ambientale organizzato dal gruppo Green Holding e Indeco è stata occasione per parlare del proprio progetto pensato per il sito di via Monfalcone, per decenni contenitore dei rifiuti della provincia di Latina, ma anche per affrontare più in generale i temi dell’economia circolare.

Accademici, tecnici e quadri dirigenziali di aziende del settore hanno focalizzato i loro interventi sulla green economy con uno sguardo rivolto ai microcosmi italiani dove è possibile trasformare l’energia biochimica presente nei reflui e nei rifiuti in energia rinnovabile, una priorità nazionale prima ancora che mondiale.

“Nel corso degli ultimi 30 anni – ha detto Damiano Belli, ceo della Ambienthesis spa – la comunità europea e i paesi membri sono stati coinvolti a vario titolo in un percorso di maggior attenzione alle politiche ambientali e al potenziamento di un’economia circolare che ha permesso alle aziende di sviluppare tecnologia e soprattutto know-how operativo in tutte le fasi di gestione dei rifiuti in un percorso di miglioramento continuo. Oggi molti paesi hanno ampliato i propri sistemi industriali senza pensare alle ricadute ambientali e sociali di una crescita senza controllo, trovandosi oggi a rincorrere temi di sviluppo sostenibile e di recupero di gap tecnologico sui temi ambientali. Così la Cina, per necessità oggettive, o gli Emirati Arabi Uniti, per precisa volontà politica, si trovano oggi a dover colmare tale gap con il trasferimento di sapere per impostare un aggiornamento della politica industriale ed urbana sostenibile”.

Dal simposio è emerso inoltre che una svolta green nel settore dei trasporti andrebbe ricercata nel Decreto 2 marzo 2018, noto come Decreto Biometano. Il decreto – è stato spiegato – mira a dare un concreto impulso al settore biogas focalizzandosi su un ambito di intervento ritenuto prioritario per il sistema nazionale, quale quello del raggiungimento del target di biocarburanti da utilizzare nel settore dei trasporti entro l’anno 2020. L’obbligo di immissione in consumo di biocarburanti, attualmente pari al 7% del totale, riguarda solo benzina e gasolio; al 2020 l’obbligo salirà al 9%, di cui almeno l’1% dovrà essere coperto da biocarburanti avanzati.

Passando a casi specifici, che abbracciano sempre le nuove frontiere per l’implementazione dell’economia circolare, al simposio di Sabaudia è stato fatto l’esempio di recupero e di valorizzazione della filiera dell’alluminio, tema trattato congiuntamente da Olivo Foglieni, presidente del Gruppo Fecs e Vincenzo Cimini, Ceo Green Holding spa.

Un’iniziativa di rigenerazione ambientale sociale e culturale dall’acronimo Afored, predisposto dal commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica e riqualificazione di Taranto nonché con le opzioni di fondo del Piano di Sviluppo Strategico ZES Ionica, in cui promuovere e sviluppare nuovi modelli di produzione basati sul paradigma dell’economia circolare e sui principi della riduzione dell’utilizzo delle risorse naturali, del riciclo e del riutilizzo di scarti e sottoprodotti. Afored sta per Ambiente, spazio e contesto nel/col quale si vive, Formazione, per generare processi di conoscenza, Ricerca, per fornire strumenti utili a costruire un futuro sostenibile, Educazione.