“Una città più sicura”. L’appello dei commercianti di Aprilia dopo l’escalation di furti e rapine

Il vivaio Sterpetti, l'attività visitata dai rapinatori

Il vivaio Sterpetti, l'attività visitata dai rapinatori

Una maggiore presenza delle forze dell’ordine, per garantire un controllo capillare del territorio. Sono queste le richieste dei commercianti di Aprilia, la categoria maggiormente colpita da furti e rapine consumate sul territorio. L’ultima in ordine di tempo, il colpo di venerdì mattina, ai danni del vivaio Sterpetti, lungo la via Pontina. Tre uomini armati e a volto coperto sono entrati in azione alle 8.30 e impugnando le pistole hanno sottratto 400 euro prima di dileguarsi a bordo di una Fiat Punto rubata qualche giorno prima nel comune di Velletri, rinvenuta pochi minuti dopo dai militari nei pressi del ristorante Tuca Tuca. Altre due rapine a mano armata erano state messe a segno nelle scorse settimane ai danni della Sacchi Pallets e della Pascucci Pallets. Azioni criminali che destano la preoccupazione dei rappresentati della categoria. “Il sentimento che prevale- commenta Lucio Battagliero dell’Associazione Commercianti di Aprilia- è la rabbia. Manca la fiducia che possa esservi un risvolto positivo. Nonostante l’assidua presenza delle forze dell’ordine sul territorio e gli sforzi dell’amministrazione apriliana per incrementare i sistemi di videosorveglianza, le attività di controllo sembrano insufficienti ad arginare questi episodi che arrecano un danno economico alle attività commerciali del territorio. Servirebbe forse una maggiore presenza delle forze dell’ordine, con più uomini e mezzi sulle strade. Una richiesta che in più occasioni abbiamo inoltrato a chi di dovere”. L’associazione, nel marzo scorso, aveva preso parte ad una riunione con il sindaco di Aprilia Antonio Terra, chiedendo una maggiore attenzione sul tema della sicurezza. A seguire i rappresentanti locali del commercio si erano riuniti ancora per tracciare un bilancio sul numero elevato di crimini predatori ai danni del settore. Qualcuno aveva proposto il metodo fai da te, sperimentando ronde notturne, altri avevano proposto di affidarsi a forme di vigilanza privata. Alla fine i più hanno optato per telecamere e grate presso il proprio negozio, in attesa di una risposta concreta da parte delle istituzioni.