Voleva uccidersi per una donna e scavalca il ponte, salvato sulla Pontina

Foto di AdnKronos

Voleva uccidersi per una donna il 42enne di Ardea che questa mattina ha scavalcato il ponte sulla Pontina di via Strampelli con l’intento di buttarsi di sotto. E’ stato salvato dalla Polizia e dai Vigili del fuoco e assicurato alle cure sanitarie attraverso il personale del 118.

“Quando siamo arrivati sul posto, quell’uomo aveva già scavalcato il ponte. Urlava e minacciava di buttarsi se ci fossimo avvicinati“. Così, all‘AdnkronosFabrizio Sasso, segretario provinciale di Italia Celere intervenuto questa mattina insieme ai suoi colleghi delle volanti sulla Pontina per scongiurare il tentativo di suicidio da parte dell’uomo. “Siamo arrivati dopo la segnalazione alla Sala Operativa del 112 intorno alle 7,30 – racconta l’agente sindacalista – Aveva ormai passato la recinzione metallica a protezione del cavalcavia, così abbiamo bloccato il traffico in entrambe le direzioni di marcia, raggiungendolo a piedi”.

“L’uomo, quando ci ha visti – continua Sasso – ha iniziato a urlare, minacciava di gettarsi nel vuoto se avessimo tentato di avvicinarci ancora. Abbiamo provato a scambiare con lui qualche parola, ci ha detto come si chiamava, di volersi uccidere per una donna. Con due colleghi ci siamo avvicinati alla recinzione, il tempo di consentire ai soccorritori di arrivare sul posto e sistemare il telo di salvataggio in strada. A quel punto ci ha chiesto di far venire la compagna con la quale aveva avuto una lite per chiederle scusa. La situazione sembrava essersi calmata, ma al momento di sistemare il telo gonfiabile di salvataggio sulla carreggiata direzione Latina, si è innervosito spostandosi sul lato del cavalcavia direzione Roma per evitare di cadere sul telo”.

Alla fine la situazione si è risolta per il meglio. L’uomo è stato portato in ospedale.

Uscito il primo ottobre scorso da carcere, questa mattina prima di tentare il suicidio lui e la sua compagna avevano attirato l’attenzione dei carabinieri di Anzio, intervenuti nella loro abitazione per una violenta lite.