XXXV Premio Firenze, nuovo riconoscimento al pontino Giansanti per il saggio “Settant’anni senza lavoro”

Andrea Giansanti

Ancora un riconoscimento per Andrea Giansanti e per il suo saggio Settant’anni senza lavoro. Il libro, che analizza la storia della disoccupazione dal secondo dopoguerra al jobs act, ha ricevuto il diploma d’onore in occasione della trentacinquesima edizione del Premio Firenze, premio patrocinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal Parlamento Europeo. La cerimonia si è svolta nella Sala dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, alla presenza di oltre 500 persone, ed è stata aperta dalla vicesindaca di Firenze Cristina Giachi. “Un pregevole e denso saggio, di grande attualità, sullo sviluppo dell’economia italiana dal secondo dopoguerra ad oggi, esaminato in particolare dal lato del lavoro, ovvero della occupazione o meglio della disoccupazione. Si tratta di una analisi articolata nelle varie fasi temporali, viste negli aspetti strutturali e congiunturali. Di particolare interesse le pagine più attuali, dedicate all’impatto della crisi economica sulla disoccupazione giovanile, alla riforma Fornero, al Jobs Act, nonché quelle conclusive riguardanti i raffronti con gli altri paesi europei e la competitività dell’Italia”: questa la motivazione con cui la giuria, presieduta dallo scrittore e storico Enrico Nistri, ha assegnato il riconoscimento al saggio di Giansanti. Tra i premiati, anche il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Riccardo Nencini per la sua ricerca storica sulla biografia di Giotto, tradotta nel libro Il magnifico ribelle, ed il poeta Guido Zavanone, considerato una delle voci più autorevoli del secondo Novecento, con la raccolta di liriche Lo sciame delle parole.

L’opera Settant’anni senza lavoro, la cui prima edizione risale al 2014 per i tipi di Lampi di Stampa, in precedenza si era aggiudicata il Premio Letterario Internazionale Santa Margherita Ligure 2015 per la saggistica e il Concorso Letterario Caterina Martinelli nello stesso anno, mentre nel 2014 il libro si è classificato al secondo posto al Premio Letterario Internazionale Nabokov per la Saggistica ed è stato finalista Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica bandito dal CNR. «Questo ulteriore attestato di stima al mio impegno di ricerca sulle dinamiche dell’occupazione italiana – afferma Andrea Giansanti – è per me motivo di grande soddisfazione. Ho particolarmente a cuore l’attenzione a queste tematiche, perché sono convinto che solamente la conoscenza dei fatti e delle peculiarità del mercato del lavoro può consentire l’individuazione di soluzioni efficaci e non estemporanee al problema che ritengo essere più emergenziale e critico per il nostro Paese in questa fase storica».

Andrea Giansanti è laureato con lode in Scienze Economiche, nonché PhD Candidate in Geopolitica e Geoeconomia. E’ docente universitario per i master di II livello in Gestione delle Risorse Umane e Geopolitica della Sicurezza, oltre ad essersi dedicato per anni alla professione di giornalista, che nel 2008 gli valse il premio nazionale di giornalismo “L’Addetto Stampa dell’anno”.