Marina di Latina, scatta il sequestro del Lido Nausicaa per occupazione abusiva del demanio

Ancora fulmini e saette sulla Marina di Latina. La schiarita sui preparativi per l’apertura della stagione balneare offerta dal Comune con il bando per l’assegnazione di otto aree demaniali, tra Capoportiere e Rio Martino, per la realizzazione di altrettanti chioschi a servizio degli utenti della spiagge giunta dopo la decadenza di 9 concessioni sull’altro fronte del litorale, arriva una nuova tempesta del tutto prevedibile. Oggi il sequestro delle strutture di uno degli stabilimenti balneari già “sanzionati” dal Comune per il mancato smontaggio ad ottobre scorso e finiti conseguentemente oggetto di inchieste giudiziarie per occupazione abusiva del pubblico demanio marittimo.

Il sequestro

Laura Matilde Campoli
Laura Matilde Campoli
Giuseppe Miliano
Giuseppe Miliano

I sigilli sono scattati al lido Nausicaa, di proprietà della Nika srl. Sotto il sole tiepido della giornata odierna, gli agenti del Nucleo investigativo della forestale di Latina, che già nei giorni scorsi avevano consegnato alla Procura della Repubblica 9 informative di reato per la violazione degli articoli 54 e 1161 del Codice della Navigazione, sono tornati sul lungomare del capoluogo pontino per eseguire un provvedimento di sequestro emesso dal Gip Laura Matilde Campoli su richiesta del sostituto procuratore Giuseppe Miliano. L’ipotesi di reato è la stessa occupazione di pubblico demanio marittimo già contestata attraverso l’informativa del Nipaf che aveva accertato la permanenza delle strutture sulla spiaggia oltre i termini consentiti dal vigente Piano di utilizzazione degli arenili e che il 26 febbraio scorso aveva determinato la decadenza della concessione intestata alla Nika srl al pari di altre otto. Un solo sequestro su nove situazioni identiche? Si vedrà. Per ora è stato emesso un provvedimento su istanza di un pubblico ministero. Non è dato sapere quale sia il procedimento avviato da eventuali altri titolari di fascicoli.

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