Impiantistica sportiva a Latina e le ordinanze di Coletta. Coluzzi: “Una politica già vista. Forzature nel regolamento”

Matteo Coluzzi

“Il sistema delle ordinanze in deroga per l’utilizzo delle strutture comunali non a norma è una cosa già vista in questa città e fortemente criticata dall’attuale maggioranza di Latina Bene Comune. Peccato che sia lo stesso sistema utilizzato dal sindaco Damiano Coletta per il palazzetto dello sport. L’ultima ordinanza di questo tipo risale a venerdì scorso ed ha consentito la partita odierna della Top Volley (così come avvenuto per le altre gare delle società professionistiche all’interno del PalaBianchini) che si è accollata anche tutti i rischi sollevando il Comune di Latina da qualsiasi responsabilità”. Matteo Coluzzi, giovane consigliere comunale, torna sull’argomento sport tanto caro al sindaco calciatore. Coluzzi ha seri dubbi che l’ordinanza in questione possa considerarsi finalizzata alla prevenzione ed eliminazione di gravi pericoli: “Non basta – afferma – che si richiami solo il rischio di pubblica sicurezza per l’eventuale indisponibilità di una struttura alternativa per la partita da ospitare, va tenuto in debita considerazione anche il rischio derivante dalla mancata ultimazione dei lavori necessari alla certificazione antincendio. Se davvero fosse stato convinto che il primo fosse predominante rispetto al secondo perché sollevare il Comune da qualsiasi responsabilità? Dal momento che è di imprescindibile importanza disputare le partite all’interno del PalaBianchini, nell’interesse delle società ma soprattutto della città stessa, a che punto sono i lavori che il sindaco aveva assicurato di veder conclusi entro la fine di settembre?”

Coluzzi è un fiume in piena sulla deriva dell’impiantistica sportiva comunale e sul nuovo regolamento per la gestione delle strutture e delle palestre di proprietà dell’ente municipale che non solo non è stato ancora approvato ma che per la sua stesura non si stanno tenendo conto delle osservazioni fatte nell’apposita commissione dall’opposizione. “Nell’ultima seduta – spiega – il documento che dovrà essere portato in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva è tornato con delle modifiche non concordate. Ad esempio si prevede l’obbligo di partita Iva per le società dilettantistiche che intendano fare richiesta di utilizzo degli impianti, quando è notorio che le stesse operano con codice fiscale. Per le associazioni e società concessionarie è previsto che provvedano alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti: e che facciamo, se arriva una tromba d’aria e scoperchia gli spogliatoi del campetto di calcio chi lo gestisce deve provvedere al rifacimento del tetto? Altra chicca: le federazioni sportive, che manifestino interesse per quello o quell’altro impianto, possono ottenerne uso senza procedura pubblica”.

Tornando al PalaBianchini, Coluzzi, fa notare che nel 2016 una delle società sportive fruitrici ha ottenuto uno sconto sul canone del palazzetto pari al 50% e che la stessa agevolazione non è stata riservata ad altre società sportive né per meriti sportivi né per meriti sociali. “Ora le società che si troveranno a ridiscutere sui canoni si troveranno svantaggiate rispetto a chi ha avuto in partenza una condizione agevolata. Questo è il bene comune a cui dovremmo abituarci?”, commenta l’esponente di minoranza.

Il consigliere di opposizione si augura che le criticità emerse nella bozza del regolamento possano essere rettificate nel corso della prossima commissione Sport che dovrebbe avere luogo venerdì prossimo. “Sulla conclusione dei lavori di messa a norma e dell’agibilità del PalaBianchini e delle altre strutture sportive si esigono immediate risposte da parte del nuovo assessore di riferimento, Emilio Ranieri. In caso di ulteriore immobilismo, relativamente a tale tema, il sottoscritto – conclude Coluzzi – procederà nuovamente a presentare un’interrogazione consiliare”.