Latina, “casus belli” biglietti del Tpl. Il Comune difende i numeri dati, relativi alle vendite a bordo

Certo è che quando si ha a che fare con i numeri, bisogna avere la capacità di leggerli anziché preoccuparsi di darli. Anche perché “dare i numeri” senza contezza si rischia di darli al lotto. E’ quello che deve essere successo all’amministrazione comunale di Latina la quale, pensando di mostrare il risultato positivo del nuovo servizio del trasporto pubblico locale ha diffuso subito il primo dato fornito dall’azienda, omettendo che era relativo ai soli biglietti venduti a bordo di pullman in corsa (leggi qui).

Un dato che di per sé non può esprimere molto, dal momento che il grosso per sostenere il servizio è dato dagli abbonamenti e dai biglietti acquistati preventivamente nei punti vendita. L’amministrazione, presa dall’entusiasmo, in un comunicato ufficiale, ha detto che la nuova ditta aveva venduto in un mese e mezzo lo stesso numero di biglietti venduti dal precedente gestore. “Il dato complessivo potrà essere computato e comparato – scrive oggi la stessa amministrazione comunale in un nota stampa di replica alla pesante critica mossa dal vecchio gestore – con quello dell’anno precedente solo alla fine del primo anno di gestione”. Una rettifica più che una replica dovuta a una comunicazione sbagliata che ha prestato il fianco ad un attacco da parte di Atral, in contenzioso con il Comune, che pare non aspettasse altro che aizzare nuove polemiche. Un vero peccato. Perché il Comune oltre a mettere gratuitamente il nemico in cattiva luce non ha reso suo malgrado neanche un buon servizio alla nuova ditta, perdendo invece di vista che il buon servizio deve renderlo il gestore e che il Comune deve occuparsi, più di esaltare i dati forniti dallo stesso, di verificare l’esatta corrispondenza tra il servizio reso e il contratto di servizio con il quale gli è stato affidato.

I controlli sui pullman chi li sta facendo in questo periodo? Siamo certi che la Csc stia svolgendo il servizio in maniera più efficiente del passato, ma finché resta in carreggiata rispetto a quanto previsto è il “normale”, il “dovuto”. Perché affrettarsi a mettere sul podio la ditta a così pochi mesi dall’inizio dell’incarico?. L’amministrazione, forse, prima dei voti in pagella avrebbe dovuto continuare l’attività di verifica svolta sul servizio dei vecchi bus nell’ultimo anno di giri in città.

“Il risultato è oltremodo straordinario – conclude la nota odierna proveniente da piazza del Popolo – se letto nell’ottica del contrasto alla fruizione del mezzo pubblico senza l’acquisto del regolare biglietto”.