Sabaudia, abbattimento alberi pericolosi: scoppia la polemica. “Si rischia il massacro senza indagine approfondita”

Il Comune di Sabaudia ordina l’abbattimento di alberi fortemente inclinati e quindi ritenuti pericolosi ma è subito polemica. Il comitato per la salvaguardia dei pini storici contesta il provvedimento del sindaco poiché sarebbe sprovvisto di preventive indagini strumentali approfondite relative allo stato fitosanitario e alla stabilità degli esemplari.

Il decreto contestato è il numero 30 del 30 ottobre 2018 dal titolo “Situazione emergenziale a seguito degli eventi calamitosi alluvionali di emergenza idraulica. Ordinanza Taglio e potatura di essenze arboree situate in prossimità di aree e strade pubbliche e/o private.

“Nel documento – fa sapere il comitato – si legge che bisogna procedere immediatamente al ‘taglio di tutte le piante e di ogni alberatura che per forte inclinazione risultino pericolose per la circolazione stradale anche in previsione di ulteriori eventi meteorologici avversi; potatura di tutti quei rami che per gli eventi meteorologici citati versino in stato di precarietà e pericolosità per la cittadinanza’. L’ordinanza comunale riguarda ‘tutti i proprietari di terreni confinanti con strade provinciali, comunali, regionali, private e/o di uso pubblico, marciapiedi, piste ciclopedonali, parcheggi pubblici o di uso pubblico insistenti nel territorio del Comune di Sabaudia’”.

“A seguito di quando ordinato dal Comune di Sabaudia e visto l’alto valore storico paesaggistico di molti filari alberati presenti nel territorio comunale, come associazione – aggiunge il Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus, associazione per la tutela di alberi, foreste, giardini e paesaggi, che fa propria la contestazione del comitato – riteniamo che qualsiasi intervento di abbattimento di grandi alberi debba essere eseguito solo a seguito di indagini strumentali approfondite relative allo stato fitosanitario e alla stabilità degli esemplari”.

“La somma urgenza sugli alberi – prosegue l’associazione – andrebbe valutata mediante studio tecnico-scientifico di esperti agronomi e forestali iscritti all’Ordine e non tramite semplici analisi “a occhio”.  Valutare una pianta pericolosa solo dalla inclinazione del tronco, senza i dovuti dati tecnici, è una metodologia superficiale che non appartiene alla corretta gestione degli alberi.  L’ordinanza del Comune, a nostro avviso, rischia di scatenare un massacro ai danni del patrimonio arboreo pubblico e privato già duramente colpito dagli avversi eventi climatici. Per mitigare i danni nel pieno rispetto del paesaggio sarebbe necessario procedere esclusivamente con azioni specialistiche di corretta gestione e conservazione del patrimonio arboreo coinvolgendo esperti altamente qualificati. Anche gli interventi di potatura dovrebbero essere eseguiti da professionisti del settore, effettuando interventi specialistici, senza aggravare ulteriormente le condizioni di salute degli alberi”.