Gaeta, i commercianti aderiscono alla protesta “Risorgiamo Italia”: insegne accese

Ieri alle 21 i commercianti di Gaeta hanno abbassato le serrande delle attività e acceso luci e insegne per protesta contro la chiusura forzata a causa del coronavirus. Moltissimi hanno infatti aderito alla manifestazione nazionale “Risorgiamo Italia” a difesa del settore, tra i più colpiti dall’emergenza.

Il primo gesto simbolico si è svolto proprio ieri. Questa mattina si sono recati in cComune a consegnare simbolicamente le chiavi al sindaco.    

“L’obiettivo primario – ha spiegato Antonio Salone, presidente dell’associazione dei commercianti Gaet@t – è quello di accendere i riflettori e di richiamare l’attenzione del governo sulle problematiche di un settore che vede coinvolti migliaia di lavoratori e che costituisce una delle locomotive di traino del Pil italiano”.

L’associazione ritiene che le recenti misure adottate nella Fase 2 per attività commerciali e di somministrazione, pizzerie, ristoranti, pasticcerie, discoteche, agenzie di scommesse e stabilimenti balneari non sarebbero “sostenibili per la gestione ordinaria e sul piano degli investimenti economici”.

“Ciò che le istituzioni ignorano e sottovalutano – incalza Salone – è la difficoltà da parte di molti di riaprire alle attuali condizioni che non consentono di fronteggiare i notevoli costi accumulatisi in questi mesi e che hanno raggiunto livelli ormai fuori controllo. Questi aggravi non permettono di riaprire e di garantire quei presupposti economici minimi per guardare al futuro con serenità e con lo spirito imprenditoriale che da sempre contraddistingue le piccole e medie realtà, vista anche la previsione degli incassi che, nella migliore delle ipotesi, si aggirerà intorno al 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.