“A Latina povertà estrema gestita come degrado urbano, integrazione solo se passa per i fondi milionari dello Sprar”

Sergio Sciaudone

A Latina la lotta alla povertà estrema si chiama “lotta al degrado urbano” che passa esclusivamente per gli sgomberi, mentre di integrazione se ne parla solo quando ci sono in ballo i fondi milionari dello Sprar. L’affondo è del Partito comunista che con l’inaugurazione della sezione “Thomas Sankara”, avvenuta alla presenza di Marco Rizzo per la ricostruzione del partito, ha ritrovato nuova energia.

Il segretario Sergio Sciaudone, da sempre sensibile alle tematiche della povertà, si è detto sconcertato dall’ultima notizia apparsa sui giornali: “L’amministrazione comunale di Latina inaugura qualcosa di nuovo – commenta -: stando a quanto riportato dalle testate giornalistiche, la polizia locale sgombera un locale privato dai senza fissa dimora e poi chiama il proprietario per metterlo in sicurezza. La procedura è di per sé anomala. Il tutto avviene in nome della lotta al degrado urbano (ma dato che il locale era privato e chiuso, non si capisce in che modo questo possa essere considerato degrado urbano) perché non c’è nessuna differenza nell’affrontare la povertà estrema tra questa e le precedenti amministrazioni. Non è il primo sgombero, e sicuramente non sarà l’ultimo, dell’era Coletta. Si continua a pensare che la lotta alle povertà estreme, che a Latina si chiama ‘lotta al degrado urbano’, passi quasi esclusivamente per gli sgomberi e di integrazione se ne parli solo quando ci sono in ballo i fondi milionari dello Sprar”.

“Da poco – continua Sciaudone – quest’amministrazione ha anche fatto lo spot pubblicitario ai giardinetti per ‘la giornata mondiale del rifugiato’. Per i paladini dell’integrazione targata coop, quando i poveri non passano per le cooperative non sono più esseri umani ma degrado urbano e non vanno integrati, per loro non c’è nessun progetto e si pensa che il problema sia risolto una volta cacciati da un rifugio occasionale, senza pensare che quelle persone ne troveranno un altro e che lo stesso sgomberato sarà occupato, magari la sera stessa, da altri disperati che cercano di sopravvivere. Allora vogliamo dare un consiglio al comandante della polizia locale: visto che anche l’erba incolta e l’immondizia per strada sono degrado urbano, la prossima volta sgomberate gli uffici del Comune. Che tanto a sindaco ed assessori vari non manca un posto dove andare a dormire”.