Abbazia di Valvisciolo, l’affresco “ritrovato” è stato realizzato nel 1940 da un monaco cistercense

L’affresco, raffigurante la Cena in Emmaus, riemerso a metà luglio nell’ex refettorio dell’abbazia di Valvisciolo è stato attribuito a un monaco cistercense, Vincenzo Mariano, che l’avrebbe realizzato nel 1940.

L’autore dell’affresco è stato svelato dallo storico dell’arte Sonia Testa, presidente dell’Archeoclub di Sermoneta, che ha trovato un documento in cui si parla proprio dell’opera presa in esame: “A realizzare l’affresco raffigurante la Cena in Emmaus – spiega – è stato un monaco cistercense, Don Vincenzo Mariano, intorno al 1940. Autore anche del quadro a grandezza naturale con il ritratto dell’Abate Savastano che era collocato nello stesso locale e che ora si trova nel nuovo refettorio. L’affresco fu coperto probabilmente subito dopo la Seconda Guerra Mondiale perché ritenuta opera realizzata durante il periodo Fascista. Si ricorda che nel 1943 ci furono i terribili anni dell’occupazione tedesca e che una parte del monastero venne trasformato in ospedale”.

Inoltre durante le ricerche sono emerse testimonianze di autori della metà del Settecento e dell’Ottocento che parlano di tracce di decorazioni, di arabeschi che ornavano le volte del locale come quelle del chiostro e della chiesa. Infatti in alcuni parti delle volte si vede la decorazione fatta da finti mattoncini rossi su sfondo bianco ancora coperta dall’intonaco.

La notizia è stata data domenica scorsa in occasione della presentazione ufficiale al pubblico dell’affresco all’interno di un evento, molto partecipato, patrocinato dalla comunità dei monaci cistercensi, dal Comune di Sermoneta, dalla Regione Lazio, dalla Compagnia dei Lepini, dall’Archeoclub di Sermoneta e dall’Associazione Culturale Abbazia di Valvisciolo. Durante l’evento ci sono stati il commento musicale del Maestro Marco Lo Russo, la lettura del brano evangelico a cura di Amalia Avvisati, il commento esegetico del Priore Padre Andrea Rossi, l’analisi iconografica della Cena in Emmaus fatta da Padre Paolo Alberico Giammaria e il commento del Presidente del Consiglio del Comune di Sermoneta Antonio Scarsella. Tutto moderato da Dante Ceccarini.