Allarme ambientale ad Aprilia e Sezze, la denuncia

I movimenti politici di Aprilia e Sezze, denunciano ai loro comuni e alla Regione Lazio lo stato ambientale pietoso che persiste nella zona Sacida-Campoverde per il comune di Aprilia e nel tratto tra le Sardellane e Sezze Scalo, della ex SR 156 per il comune di Sezze.

«Chiediamo di verificare ed eventualmente individuare nella zona di Sacida-Campoverde una area a rischio di crisi ambientale, dopo aver accertato l’esistenza di un elevato rischio di crisi ambientale per la compresenza di vari impianti industriali, inspiegabilmente autorizzati tra aree residenziali». 

I movimenti politici Apriliani hanno sottoscritto una richiesta inviata al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, all’assessore all’Ambiente della Regione Lazio, Massimiliano Valeriani e al Al Presidente della Commissione Rifiuti Urbanistica e Politiche abitative Marco Cacciatore affinché nella zona di Sacida venga approvato, attraverso la legge regionale n.13 del 19 luglio 2019 Disciplina delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale. 

«Si tratta di uno strumento attraverso il quale la Regione individua gli ambiti territoriali caratterizzati da elevato rischio di crisi ambientale, in considerazione della presenza di gravi alterazioni degli equilibri ecologici nel suolo e sottosuolo, nell’atmosfera, nelle acque superficiali e sotterranee compresi i sedimenti fluviali, lacuali e marini ove sussiste una elevata concentrazione di stabilimenti industriali. 

Chiediamo di intervenire in un quartiere privo dei servizi primari indispensabili alla sicurezza e alla salute pubblica, quali rete fognaria, impianto di depurazione, rete idrica collegata all’acquedotto, rete viaria in sicurezza a servizio del quartiere e relativa illuminazione, ove tutte le strade sono pubbliche, ma molte non asfaltate, né illuminate».

Il movimento politici, chiedono al Sindaco di Sezze, anche nella sua qualità di massima autorità sanitaria cittadina, di intervenire con tempestività per bloccare il fenomeno pregiudizievole per l’ambiente, per la salute dei cittadini e per il degrado umano rappresentato dal fenomeno della prostituzione. In particolare Europa Verde, Sezze Bene Comune e Sinistra Italiana di Sezze chiedono: 

  1. la chiusura ai mezzi motorizzati dell’ingresso situato sulla 156 che porta verso Sezze Scalo provenendo dalle Sardellane con provvedimento di urgenza; 
  2. L’installazione di foto trappole; 
  3. L’avvio di un’opera di bonifica eccezionale dei luoghi; 
  4. L’istituzione di una zona a traffico limitato con accesso consentito, da Sezze Scalo, ai soli proprietari dei fondi;
  5. L’avvio di una procedura per l’istituzione di un GEO PARCO compreso tra la cava Petrianni (Museo Naturale Regionale delle Orme di Dinosauro) e l’Arnalo dei Bufali (Uomo a PHI);
  6. La realizzazione di una pista ciclabile lungo il percorso del GEO PARCO ( o Parco Lineare). Il recupero e la riqualificazione dell’area può rappresentare l’opportunità per dare dignità ad un luogo che propone elementi di attrazione oltre i siti preistorici già citati, quali: – Resti di ville romane; – Il sito di archeologia industriale e naturalistico del Lago Mole Muti; – Il fiume Ufente; – Terreni agricoli di pregio; a cui si possono aggiungere strutture per attività ricreative, sportive e ludico-culturali. Europa Verde, Sezze Bene Comune e Sinistra Italiana di Sezze terranno costante l’attenzione su come l’Amministrazione Comunale opererà in merito alle richieste avanzate.