Aprilia, abusi sessuali dagli amici del fidanzato: il processo

violentata dagli amici del fidanzato

Sarebbe stata costretta a rapporti orali dagli amici del fidanzato. Una storia che si sviluppa in un contesto degradato di Aprilia, di cui decidiamo di non rendere noti i nomi dei protagonisti, neanche di quelli imputati nel processo in corso a Latina, per evitare che venga identificata la vittima.

Una ragazza, che all’epoca dei fatti aveva 28 anni, con un disturbo mentale, ha avuto il coraggio di raccontare ai carabinieri le violenze che avrebbe subito da 3 persone, una delle quali deceduta. Il fidanzato, con cui aveva una relazione da due anni, le aveva presentato alcuni amici e questi le avrebbero proposto più volte, anche davanti al suo ragazzo, di avere rapporti sessuali.

Nell’agosto 2011 si sarebbe consumato il primo rapporto con uno dei 3 imputati, all’interno del parco dei Mille. “Mi aveva minacciato di morte se non lo avessi seguito, e il mio fidanzato non aveva reagito”. La ragazza conosceva il suo aguzzino, perché noto in città per i suoi comportamenti violenti. Aveva paura, il suo ragazzo non l’avrebbe difesa, anzi si era allontanato e aveva atteso che la cosa finisse. La ragazza aveva così ceduto e aveva continuato a farlo, anche quando un altro amico del suo compagno le aveva chiesto di appartarsi con lei. Anche in quel caso, nonostante non ci fosse stata minaccia, la donna aveva accettato.

Sapeva però di non volere quei rapporti e di non accettare una situazione che le faceva anche temere per la propria incolumità. Così si era rivolta ai carabinieri di Aprilia. Le indagini avevano portato poi alla denuncia di tre persone, difese dagli avvocati Giancarlo Vitelli ed Enrico Quintavalle, e al rinvio a giudizio per violenza sessuale.

Durante la scorsa udienza era stata ascoltata la parte offesa e questa mattina, presso il tribunale di Latina, il collegio penale ha acquisito la perizia svolta dal consulente del pubblico ministero per accertare l’attendibilità della vittima. Il processo è stato quindi rinviato al 28 aprile 2020.