Aprilia, il consigliere Carmen Porcelli sul regolamento agli scarichi: “Basta cemento, pensiamo ai servizi”.

Carmen PorcelliLa proposta è quella di realizzare piccoli impianti condominiali per abbattere i costi di manutenzione e razionalizzare la realizzazione delle opere di urbanizzazione in periferia. A presentare l’idea nella commissione urbanistica di questa mattina, al lavoro per modificare il regolamento agli scarichi nelle zone non servite da reti fognarie, il consigliere di Primavera Apriliana Carmen Porcelli e Vincenzo Giovannini del Partito Democratico.  “La questione del regolamento degli scarichi- dichiara Carmen Porcelli- non può essere distinta dall’intera vicenda della realizzazione e dell’adeguamento delle opere nelle borgate. Credo che quanto prima la commissione urbanistica debba necessariamente ridiscutere l’intera materia ripartendo dal piano triennale delle opere del 2000 e dal progetto il Nuovo Borgo. Aprilia è sovradimensionata rispetto alla crescita della città: la popolazione residente di Aprilia è di circa 75mila abitanti, compresi i cittadini che risiedono nelle periferie, orbene a cosa è servito portare il depuratore di via del Campo a 90mila abitanti equivalenti e prevedere ancora un adeguamento a 120mila abitanti? Le abitazioni, sempre secondo il progetto Il Nuovo Borgo, non saranno allacciate tutte alla rete di via del Campo. E allora a cosa servono i depuratori nei borghi e nelle campagne? Non è forse sovradimensionato allora quello di via del Campo? Non vorrei che questa fosse la solita opera di chi vuol cementificare e non programmare seriamente la crescita di Aprilia”. La proposta presentata dal consigliere di centrosinistra e sostenuta anche dal PD, punta sulla realizzazione di depuratori condominiali nei piccoli lotti per abbattere i costi derivanti dalla manutenzione degli impianti, che con i ritocchi apportati al regolamenbto licenziato lo scorso anno sarebbero addirittura aumentati. “Nei lotti di piccola dimensione , lì dove è inevitabile la installazione di minidepuratori a fanghi, occorrerebbe incentivare un accordo tra confinanti per la realizzazione di impianti di evapotraspirazione fino a 50 abitanti equivalenti, così come consente la legge regionale di riferimento per l’adeguamento degli scarichi. Questo sistema consente di abbattere i costi di realizzazione e manutenzione dell’impianto, soprattutto nella previsione – lì dove ci sono piccoli nuclei lacui crescita in termini di popolazione sarà contenuta – di razionalizzare la spesa per la realizzazione di depuratori e rete fognaria in ciascun piccolo borgo. L’opera faraonica del Nuovo Borgo va rivista e per evitare una eccessiva cementificazione del territorio e per favorire gli abitanti delle periferie i quali dovranno sostenere delle spese per potersi adeguare alla normativa sugli scarichi. L’amministrazione comunale deve favorire il risanamento delle periferie consentendo ai cittadini di adeguarsi e venendo in loro aiuto in questa maniera”. “Per quanto riguarda la proposta presentata, l’accordo tra confinanti evita la costituzione di consorzi: si lascia libera scelta, in sostanza, all’iniziativa dei cittadini. Mi auguro che quanto prima si riveda anche il regolamento comunale sugli scarichi, il quale è mancante anche per ciò che riguarda la costituzione di impianti fino a 2000 abitanti equivalenti”.