Arresti del clan Ciarelli, Codici difende le vittime bloccate dalla paura

Intervento di Codici sull’operazione della Polizia di Stato che ha portato a quindici ordinanze di custodia cautelari a carico di altrettanti esponenti del clan Ciarelli, operante nel territorio di Latina. Il Centro Diritti del Cittadino ha diramato una nota, invitando le vittime non chiudersi nel silenzio, ma di denunciare i fatti.

“Un’operazione importante, dai tanti significativi. Questo il giudizio dell’associazione Codici in merito ai 15 arresti eseguiti dalla Polizia nel clan Ciarelli, noto a Latina per le sue attività illecite. I reati contestati sono estorsione, truffa, violenza privata, danneggiamento e lesioni, reati aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolazione mafiosa. Impegnata da anni in un’attività di contrasto all’usura e di difesa della legalità, Codici ha predisposto un esposto alla Procura al fine di tutelare le vittime”.

“Uno dei primi aspetti che merita una riflessione – osserva Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – è il fatto che in molti casi le vittime non hanno denunciato per timore di rappresaglie, anche sulla scia delle minacce ricevute perfino su Facebook. Parliamo di cittadini, imprenditori e professionisti, terrorizzati a tal punto da cambiare le proprie abitudini di vita. La magistratura e le forze dell’ordine fanno il loro lavoro, ma il resto delle istituzioni latita e non dà alcuna garanzia di protezione. Non sono situazioni facili. La paura è comprensibile, ma bisogna denunciare, perché solo così si può sconfiggere la criminalità. Altro aspetto inquietante che emerge da questa vicenda è il fatto che il clan aveva allungato i suoi tentacoli sul territorio di Latina e della provincia pontina. È l’ennesima dimostrazione di quanto sia diffusa la minaccia dell’usura. Siamo pronti a fare la nostra parte anche in questa vicenda, saremo in Tribunale per difendere le vittime”.

Sostegno

L’associazione Codici è impegnata con Sportelli Antiusura e Antiracket in un’attività di aiuto delle vittime e di chi si trova in una condizione di sovraindebitamento, spesso anticamera dell’usura. Un’azione che si sviluppa attraverso un’azione di ascolto e di sostegno, oltre che di assistenza legale, con la presenza in aula nei processi. È possibile rivolgersi all’associazione Codici telefonando al numero 06.55.71.996 oppure scrivendo all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.