Autostrada Roma-Latina, si riaccende il dibattito tra contrari e favorevoli. Ora però bisogna mettere in sicurezza la Pontina

Autostrada Roma-Latina? No grazie. L’annullamento della gara è un’opportunità per stoppare il progetto. Parola del Movimento cinque stelle alla Regione Lazio. “La sentenza del Consiglio di Stato che ieri ha annullato l’appalto per la famigerata autostrada Roma-Latina rappresenta un’occasione unica per eliminare quello che consideriamo un progetto scellerato”. Così i consiglieri regionali M5S del Lazio in merito.

Gaia Pernarella

“Un’opera che riteniamo vada nella direzione opposta rispetto a quella di miglioramento del trasporto che dovrebbe puntare sulla mobilità pubblica a scapito di quella privata”, aggiunge la consigliera 5 stelle Gaia Pernarella.

“Chi continua a pensare che sia sempre necessario gettare nuovo cemento, abbattere case, espropriare terreni e distruggere il patrimonio ambientale, archeologico e paesaggistico del Lazio, ha interessi diversi da quelli al servizio dei cittadini”,  incalza la consigliera  Valentina Corrado dello stesso gruppo.
In merito alla proposta del presidente Zingaretti commenta così il consigliere e Vicepresidente del Consiglio regionale Devid Porrello: “Se Astral possiede le caratteristiche necessarie per costruire una autostrada le avrà in abbondanza per la messa in sicurezza del tracciato esistente, come chiedono da anni i comitati e le associazioni del territorio”.
“L’unica alternativa possibile – concludono i 5 stelle – è la messa in sicurezza della Pontina e la contestuale realizzazione di una metropolitana leggera che alleggerisca il carico veicolare. Un’infrastruttura necessaria per migliorare la vita di tutti quei pendolari che ogni giorno attraversano il Lazio per arrivare a Roma”.
Ma intanto l’idea di realizzare in house l’infrastruttura di collegamento del capoluogo pontino alla capitale lanciata da Zingaretti ha trovato d’accordo Forza Italia che ha rilanciato invocando concretezza nelle azioni.
Enrico Forte

Sull’argomento è intervenuto anche Enrico Forte, consigliere regionale e comunale di Latina in quota al Pd: “L’annullamento della gara per la realizzazione della Roma-Latina da parte del Consiglio di Stato rappresenta certamente una battuta d’arresto rispetto ad un progetto di vitale importanza per la provincia di Latina e per l’intero territorio regionale. Bene ha fatto Nicola Zingaretti a proporre un intervento diretto che consenta comunque di portare avanti il progetto e la realizzazione dell’infrastruttura. Da parte della Regione non è mai mancato l’impegno, ma oggi vengono al pettine quegli inestricabili nodi giuridici e burocratici che caratterizzano purtroppo il sistema Paese. Contro questo blocco non possiamo che attivare tutte le buone energie territoriali – sia economiche sia politiche – che insieme dovranno allearsi per non perdere il treno dello sviluppo. Per questo mi sento di fare appello a tutte le realtà economiche e sociali, alle categorie produttive e sindacali affinché si ribadisca l’impegno per la Roma-Latina. Si deve partire da subito per evitare ulteriori ritardi e sprechi. In questo senso il territorio di Latina deve essere il capofila di una stagione nuova, orientata allo sviluppo. E per questo serve la collaborazione di tutti”.

E una risposta dal mondo economico è arrivata: “Una sentenza che non ci aspettavamo ma che occorre rispettare – ha dichiarato il presidente di Confcommercio Lazio Sud Giovanni Acampora -. La pronuncia del Consiglio di Stato che ha sostanzialmente annullato la gara, apre uno scenario che nessuno si aspettava ma che richiede una immediata attivazione del sistema socio-economico della politica e delle istituzioni affinché in tempi brevissimi si mettano in campo soluzioni alternative”.

“La dichiarazione del Governatore Zingaretti sulla possibilità di realizzazione in house è un buon segnale che accogliamo favorevolmente, ma nessuna altra ipotesi deve rimanere intentata – continua Acampora -. Una vicenda infinita con un brutto epilogo, abbiamo sempre e continueremo a ritenere  la realizzazione di un collegamento veloce tra Latina e Roma, strategico, fondamentale e prioritario. Ora però bisogna immediatamente mettere in sicurezza la  Pontina, tutti noi conosciamo la sua pericolosità e contestualmente mettere in campo soluzioni immediate”

“Corriamo il rischio del collasso economico di una intera provincia e l’isolamento dal resto di Italia e d’Europa. Oggi c’è l’ultimo appello, chi può faccia qualcosa”, ha concluso Acampora.

Angelo Tripodi

Intanto è arrivato il commento di un altro consigliere regionale pontino, Angelo Orlando Tripodi della Lega: ”Nicola Zingaretti vuole prendere in giro ancora una volta Latina e la sua provincia. La Regione Lazio non ha le risorse sufficienti per garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria della Pontina, il cui limite di velocità è passato dai 90 ai 60-30 km/h, figuriamoci di sborsare 2,7 miliardi di euro per realizzare la Roma-Latina e la Cisterna-Valmontone. Intanto Liberi e Uguali sono tornati alla carica, brindando addirittura allo stop della gara. Un’opera che genererebbe migliaia di posti di lavoro e rappresenterebbe il volano non solo della provincia di Latina ma anche dell’imprenditoria regionale, in particolare del comparto delle costruzioni. Con la sinistra non è possibile, pertanto il territorio pontino rischia di morire definitivamente! Tanto Zingaretti pensa solo alla segreteria del Pd”.