AZZURRI. Europei, il trionfo del 1968 e il sogno di un’intera nazione

La Nazionale del 1968 (foto www.figc.it)

Capitolo 15

di Giovanni Di Giorgi

Direttore editoriale della casa editrice Lab DFG

Con questo capitolo la nostra rubrica Azzurri va in “vacanza”  per tornare con l’apertura delle scuole. Siamo in finale! La Nazionale di Mancini ha risvegliato i cuori dei tifosi azzurri, assopiti dalle disfatte di Ventura, per riportarci a vivere l’euforia delle notti mundial.

E allora in attesa della finale di questa sera chiudiamo con gli Europei del 1968, che ieri come oggi restituirono al calcio italiano quel prestigio di cui aveva sempre goduto e con un grazie particolare a Mauro Grimaldi che con i suoi volumi della Storia d’Italia, del calcio e della Nazionale è stato e sarà la bussola di questa rubrica.

Valcareggi, Riva, Anastasi e Mancini

L’Italia di Valcareggi si presentò alla fase finale del Campionato europeo del 1968 organizzato in Italia con Gianni Rivera, il golden boy del calcio italiano a cui l’anno dopo verrà assegnato il Pallone d’oro dopo una lotta all’ultimo voto con Rombo di tuono, Gigi Riva. La testa della Marianna, franco francese scelto da Facchetti per il sorteggio dopo due tempi supplementari chiusi in parità con l’URSS, cadendo di piatto decretò la vittoria all’Italia, che si ritrovò in finale con la fortissima Jugoslavia, che aveva eliminato l’Inghilterra.

In finale pesano le assenze di Rivera, infortunato, Mazzola e Riva, fuori per scelta tecnica, gli Azzurri soffrono ma all’ottantesimo minuto Domenghini pareggia su punizione, risultato che rimane invariato anche nei tempi supplementari e quindi per regolamento la gara va ripetuta.

Finale bis

Nella finale bis Valcareggi, contestato, rivede la formazione e inserisce Mazzola, Riva e le novità Salvatore, Rosato e De Sisti. È una formazione più equilibrata, che domina il campo e al dodicesimo minuto passa in vantaggio con Gigi Riva e raddoppia al trentunesimo con Pietro Anastasi. Finisce 2 a 0 l’Italia è Campione d’Europa!