Bassiano, il presidente del Consiglio non può più arrestare i presenti, ma solo la seduta. Cambio al regolamento, ma è regolare?

Bassiano

Tutto risolto nel Regolamento del Consiglio Comunale di Bassiano o così avrà creduto chi si è preso la briga di sostituire la pubblicazione numero 574 con l’articolo 36 che recitava
Art. 36 – Presenza del pubblico
1. Il pubblico può assistere alle sedute che non siano dichiarate segrete rimanendo nello spazio ad esso riservato e non ostacolando il regolare svolgimento della discussione.
2. Ove il pubblico non si attenga alle disposizioni, il presidente richiama chi è causa di disordine e, dopo gli opportuni avvertimenti, può ordinare l’espulsione dall’uditorio e può anche ordinare l’arresto. Per mantenere l’ordine il presidente si avvale della polizia municipale e dei messi.
3. Dei fatti turbativi dell’ordine e degli atti conseguenti si deve fare menzione nel processo verbale

con la pubblicazione numero 576 con lo stesso identico regolamento che all’articolo 36 recita:
Art. 36 – Presenza del pubblico
1. Il pubblico può assistere alle sedute che non siano dichiarate segrete rimanendo nello spazio ad esso riservato e non ostacolando il regolare svolgimento della discussione.
2. Ove il pubblico non si attenga alle disposizioni, il presidente richiama chi è causa di disordine e, dopo gli opportuni avvertimenti, può ordinare l’espulsione dall’uditorio e può anche ordinare l’arresto della seduta. Per mantenere l’ordine il presidente si avvale della polizia municipale e dei messi.
3. Dei fatti turbativi dell’ordine e degli atti conseguenti si deve fare menzione nel processo verbale.

La palese svista di ordinare l’arresto, è diventata l’arresto della seduta. Una pezza grossolana che rischia di diventare peggiore del buco che va a rattoppare.
Il nuovo documento, per quanto il cambiamento sia piccolo, non è più quello approvato dal Consiglio Comunale (con i voti della sola maggioranza) nell’assise dello scorso 28 luglio 2018. Un fatto per il quale potrebbero anche starci i contorni del reato. Procedura corretta sarebbe stata tornare di nuovo in consiglio, ammettere l’errore nell’atto approvato, approvarne un nuovo in sostituzione e annullamento del precedente. La procedura di manipolazione dell’albo pretorio messa in atto produrrà invece un esposto alla Procura della Repubblica da parte del consigliere di opposizione, ex candidato sindaco, Giuseppe Fonisto.