Bonus e mancette di Stato: ma servono alle nostre attività? I nuovi Bonus

di Ivan Simeone

Direttore CLAAI Assimprese Lazio Sud

direzione@claai-assimprese.it

Bonus per ristoratori, pasticceri e gelaterie. Bonus edicole. 

Continuano ad inondarci di bonus, mini contributi (con molti paletti) … vi sono “offerte” per tutti i settori merceologici. Ma servono realmente? Chi può accedervi? Come? Cosa fare?

Ultimamente invece di interventi seri e massicci verso le nostre attività artigianali e del commercio che stanno soffrendo per i vari stratosferici aumenti delle utenze, mancanza di liquidità per le famiglie consumatrici, veniamo bombardati da questi micro-interventi che poi rischiano di essere utilizzati dai pochi e che comunque non risolvono i problemi.

Comunque cerchiamo di dare qualche notizia, anche grazie alla sintesi di “informazione fiscale.it” cui spesso chiediamo aiuto. Bisogna evidenziare che per i nostri operatori non sempre è facile neanche reperire le giuste informazioni sull’argomento. Le informazioni sono spesso molto “aggrovigliate”.

Ristoratori, pasticcerie e gelaterie, edicole e bonus trasporti. Rammentiamo che in CLAAI Assimprese vi è la possibilità di essere seguiti e “accompagnati” per l’espletamento delle pratiche. 

Bonus ristoranti, al via il contributo fino a 30.000 euro per macchinari e beni strumentali

Bonus ristoranti, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 30 agosto 2022 il decreto attuativo che disciplina il contributo per ristorazione ed eccellenze gastronomiche. 

Parliamo di un contributo economico pari al 70% delle spese totali e ammissibili entro il limite di 30 mila euro per singola attività/impresa. Sarà una operazione tramite il portale INVITALIA. 

Complessivamente sono stati stanziati 56 milioni di euro. Di fatto è un contributo a fondo perduto per l’acquisto di macchinari e beni strumentali durevoli e sarà subordinato al rispetto del regolamento de minimis in materia di aiuti di Stato.

Ad aver diritto alle agevolazioni saranno le imprese in possesso dei seguenti Codici ATECO: 56.10.11 (Ristorazione con somministrazione), Codice ATECO 56.10.30 (Gelaterie e pasticcerie) e dal Codice ATECO 10.71.20 (Produzione di pasticceria fresca):

Una volta presentata la domanda, cosa questa non sempre di facile accesso, per il pagamento del bonus riconosciuto l’impresa dovrà presentare un’apposita richiesta di erogazione entro i 30 giorni successivi dalla data di ultimazione delle spese, alla quale bisognerà allegare una precisa documentazione.

Attenzione che sono molti i paletti e le peculiarità cui attenersi. Bisogna approfondire molto bene il “bando” e tutte le procedure.

Bonus edicole, entro il 30 settembre 2022 la domanda per il credito d’imposta

Bonus edicole, aperta dal 1° settembre la finestra per la domanda di accesso al credito d’imposta. La scadenza per l’invio è fissata al 30 settembre 2022 e l’importo massimo del tax credit concedibile è pari a 4.000 euro per esercente. Attenzione: parliamo di “credito d’imposta”. Il “bonus” è calcolato in base alle spese sostenute per le imposte locali (IMU, COSAP, TARI) relative al punto vendita, così come all’importo sostenuto per le bollette dell’energia elettrica, dei servizi telefonici e internet e di consegna a domicilio delle copie dei giornali. 

Anche nel 2022 il credito d’imposta sarà altresì riconosciuto per le spese sostenute per acquisto o noleggio di registratori di cassa telematici e POS. Il “bonus” è rivolto a coloro che operano nel campo della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici e alle imprese di distribuzione della stampa. Anche qui diversi “paletti” cui fare attenzione e studiare bene a la normativa.

Bisogna fare attenzione al codice ATECO di riferimento, per vedere se ci si rientra e possedere SPID, CIE o CNS.

Certamente questi interventi, tra il nulla e la mancetta, servono sempre ma le nostre piccole attività, che ricordiamolo sempre sono il 90% delle attività/imprese del territorio e sono quelle che danno occupazione e fanno girare la piccola economia quotidiana, necessitano di liquidità diretta e non di “crediti d’imposta” o contributi a fondo perduto per l’acquisto di questo o di quel macchinario.

Vi è bisogno di liquidità per pagare concretamente le bollette delle utenze, gli affitti delle attività, il costo del personale …. O vi sono interventi concreti o assisteremo ad una chiusura lenta delle tante piccole attività. Anche il sistema bancario, diciamolo chiaramente, non aiuta minimamente. 

Si sente l’esigenza di un diverso e più tangibile intervento politico-amministrativo.