Borgo Faiti, iniziativa popolare resta senza risposta: Lbc non rispetta le regole

Uno scorcio di Borgo Faiti, all'ingresso sud del capoluogo pontino

Altro che “una firma per Borgo Faiti”, l’omonimo comitato di firme ne ha raccolte 200, 150 in più di quelle previste dal regolamento del Comune di Latina per la presentazione di istanze popolari a cui dare una risposta entro 30 giorni. Ma di giorni ne sono trascorsi 40 e al borgo non è pervenuta alcuna comunicazione. “Un’eventuale proroga nella risposta fino al termine di 60 giorni sarebbe, da regolamento, dovuta esser stata inviata ‘motivatamente e per iscritto” (Regolamento Comunale per la partecipazione e l’iniziativa popolare), ma niente di tutto questo è avvenuto”, commenta il consigliere di opposizione Matteo Coluzzi, venuto a conoscenza della lamentela dei cittadini di Borgo Faiti.

“Dopo aver appurato i gravi problemi legati alla struttura dell’Istituto “Falcone-Borsellino” di Borgo Faiti – spiegano i residenti -, al fine di tutelare la salute dei nostri figli ed il rispetto verso il nostro Borgo, in qualità di cittadini di Latina (se qualcuno lo avesse dimenticato) abbiamo deciso di dar via, come comitato spontaneo, all’iniziativa ‘Una firma per Borgo Faiti’. Tale petizione rivolta al sindaco, secondo i criteri presenti sul rispettivo regolamento Comunale, nacque appunto con la finalità di avere risposte chiare e circostanziate che ormai aspettiamo da anni. Sono state raccolte più di 200 firme a dispetto delle 50 necessarie per la presentazione dell’istanza popolare. Gli interrogativi posti riguardano lo stato di fatto e tempi di completamento del cantiere nel plesso scolastico, oltre alle misure di sicurezza nel Borgo e le modalità di manutenzione del verde nella zona con le conseguenti tempistiche. Il tutto è stato protocollato in data 27 ottobre 2017, dunque avremmo dovuto avere risposta entro 30 giorni dalla presentazione. Ad oggi tutto tace. Ci eravamo augurati un cambiamento, un’inversione di rotta rispetto al passato da chi diceva di voler ‘voltare pagina, cambiare libro’. Anche questa volta nessuna risposta. Il Borgo è fermo da 10 anni, e alle promesse non mantenute delle precedenti amministrazioni si aggiunge il silenzio assordante di quella attuale. Arriverà finalmente qualcuno che si interessi davvero del nostro Borgo abbandonato a se stesso? I proclami finora non hanno portato a nulla, né per i vecchi né per i nuovi amministratori, capaci di nominare i borghi solo in fase di campagna elettorale per i nostri voti. Nella totale mancanza di rispetto per la nostra comunità”. Fin qui lo sfogo del comitato spontaneo “Una firma per Borgo Faiti” che aggiunge: “Il messaggio che passa ad oggi qual’è? E’ il mancato rispetto verso il nostro borgo! Noi non resteremo a guardare: sindaco Coletta ‘ci illumini’”.

Il consigliere Coluzzi coglie l’occasione per bacchettare la maggioranza di Latina Bene Comune rea di aver prodotto in un anno e mezzo di amministrazione regolamenti che non vengono rispettati dalla stessa. “E se ne compiace anche”, attacca Coluzzi.: “A detta di Lbc ‘sono 16 – tra quelli già approvati, in via di definizione e quelli ancora in fase di discussione – i regolamenti transitati da luglio 2016 nelle commissioni consiliari. Un bagaglio di regolamenti costituisce la base per una politica virtuosa. Ci reputiamo una maggioranza che riesce a scindere i teatrini politici dai veri interessi dei cittadini. E questo lavoro sulle regole darà i suoi frutti’. Era il 22 ottobre 2017, nemmeno due mesi fa, e Lbc divulgava con orgoglio i risultati del ‘nuovo libro’, fatto di regolamenti appunto e poco altro”.

“Peccato che questi frutti in merito ancora non si vedano e puntualmente viene a mancare il rispetto delle regole – commenta Coluzzi -. Dalla convocazione delle commissioni come da ‘Regolamento Commissioni Consiliari’ fino ad arrivare alle mancanze relative alle tempistiche riguardanti risposte e comunicazioni ai quesiti posti dai cittadini stessi”.

Entrando nel merito del caso di Borgo Faiti, il giovane esponente di opposizione chiede retoricamente se la tempistica dei 30 giorni utili per rispondere ai cittadini non rientri nelle “tanto sbandierate regole”: “Esistono cittadini di serie A e di serie B – domanda Coluzzi -? Basterebbe prendere come esempio via Docibile, in località Borgo Faiti appunto, tratto di strada mai completata con totale assenza di marciapiedi e manto stradale. La perfetta fotografia di quella che è stata la considerazione dei Borghi nei vari decenni, costretti quasi ad una ‘autogestione’ compresa la situazione attuale. Eppure in campagna elettorale lo stesso sindaco di Latina Bene Comune affermava: ‘È ora di finirla con la visione settaria dei Borghi quali serbatoi di voti e null’altro. Feudi da assegnare ai Signori locali, o peggio dei ghetti esclusi dal tessuto cittadino, abitati da cittadini di serie B. Fossi un abitante dei Borghi mi sentirei offeso da una idea così datata, miope’. Dopo la sua elezione lo stesso sindaco effettuò addirittura un tour per i borghi di Latina, per ringraziare tutti coloro che si sono fidati di lui ed hanno scelto di eleggerlo Sindaco di Latina. A distanza di un anno e mezzo questo è il ringraziamento? Questa è l’attenzione rivolta? “Se esiste una reale attenzione verso le regole – conclude Coluzzi – ed un sentito rispetto verso la comunità tutta è il caso di passare dalle parole ai fatti. Dalle azioni concrete passando per le risposte alle istanze che partono dal basso, quesiti che attendono chiarezza da ormai troppi anni”.

Restando a Borgo Faiti, nei giorni scorsi anche il circolo locale di FdI ha lamentato la scarsa attenzione dell’amministrazione comunale verso cittadini disponibili a dare una mano per migliorare la realtà in cui vivono: volevano effettuare la manutenzione del verde attorno al monumento ai caduti ma è stata chiesta loro una fideiussione per 10mila euro.