Cardiopatie complesse, ospedale Goretti leader nazionale

Il reparto di Cardiologia dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina, si è distinto come come leader nazionale nel trattamento delle cardiopatie complesse.

I dati ufficiali sono stati presentati alla stampa ed ai decisori nel corso del meeting del GISE – Thinkheart appena concluso a Firenze. Nonostante il nosocomio pontino si sia prestato nel 2020 a far fronte all’emergenza Covid, il reparto diretto dal Prof. Francesco Versaci, è risultato il primo nella regione Lazio per le angioplastiche coronariche, con ben 1152 procedure, con un volume chiaramente superiore a quello di tanti centri, inclusi quelli degli ospedali della Capitale.

“La realtà di Latina – si legge in un nota – è risultata una delle eccellenze italiane, un modello da perseguire, un sistema dove grazie alla rete di assistenza sanitaria l’Ospedale è perfettamente integrato con il Territorio della Provincia mediante il servizio del 118. Grazie a questo progetto la ASL Latina è tra le più attive in Italia per la cura dell’infarto e l’Ospedale Santa Maria Goretti il primo ospedale del Lazio ed il secondo italiano per numero di casi trattati con angioplastica primaria”.

“Facendo un’analisi attenta dell’offerta sanitaria della nostra ASL – aggiunge la Direttrice Generale della ASL di Latina Dr.ssa Silvia Cavalli – si può notare come il numero totale di infarti trattati dalle due cardiologie della nostra Azienda (Ospedale Goretti di Latina e Dono Svizzero di Formia) posizionano la ASL di Latina al primo posto in Italia per il trattamento dell’infarto miocardico acuto mediante angioplastica primaria. Il potenziamento della cardiologia di Formia che stiamo attuando sta dando ottimi risultati permettendo di trattare in modo efficace e rapido: 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno, tutti i pazienti della nostra Provincia, anche quelli provenienti dalle isole o dei paesi più distanti. Il merito di questi eccezionali risultati – prosegue la Dr.ssa Cavalli – va al personale sanitario, per il lavoro fatto con grande responsabilità e dedizione: medici, infermieri, tecnici e personale ausiliario dell’Azienda e del 118 che durante i momenti più difficili hanno lavorato insieme per dare il massimo, spesso oltre al dovuto, con grande spirito di sacrificio con l’obiettivo comune della cura del paziente”.