Cassa integrazione in deroga, presentate nel Lazio 7584 domande

truffa alla regione

Sono 7.584 le domande di cassa integrazione in deroga pervenute alla Regione Lazio dai datori di lavoro presenti sul territorio. La maggior parte di queste riguarda micro imprese con un numero molto ridotto di dipendenti.

Gli uffici dell’assessorato e della Direzione lavoro che compongono la task force creata proprio per contrarre al massimo i tempi di lavorazione delle pratiche e per dare risposte veloci in questo momento di difficoltà stanno lavorando da mercoledì scorso in questo senso.

“Parallelamente – ha spiegato l’assessore al Lavoro, Claudio Di Berardino – raccogliamo le indicazioni contenute nell’ultima circolare dell’Inps, anche da noi sollecitata, che da una parte elenca procedure, modalità e indicazioni per chi può ricorrere alla cassa integrazione in deroga, e dall’altra conferma che quanto indicato nell’accordo quadro stipulato la scorsa settimana tra la Regione Lazio e tutte le parti sociali è in linea con le disposizioni normative anche in riferimento alle norme per le lavoratrici, i lavoratori delle aziende artigiane per le quali comunque verrà garantito il sostegno al reddito.  Su questa tematica continua il confronto con le associazioni del settore dell’artigianato e con i sindacati”.

Venerdì scorso si era svolto l’incontro tra i rappresentanti della Consulta dei presidenti dei consigli provinciali degli Ordini dei consulenti del lavoro di Roma, Rieti, Latina, Frosinone e Viterbo e i rappresentanti dell’assessorato al Lavoro della Regione Lazio sul tema dell’accordo quadro per la gestione della cassa integrazione in deroga. L’approfondimento è servito per risolvere alcune incomprensioni e per ristabilire un nuovo clima di collaborazione tra le parti.

Da parte sua la Regione ha dato disponibilità a raccogliere eventuali indicazioni utili alla gestione ottimale dell’accordo per la fase attuativa. La Regione ha inoltre confermato che verranno convocati periodici tavoli di verifica per la Cigd con tutte le parti per un continuo monitoraggio e per risolvere le eventuali problematicità. Il prossimo tavolo è convocato per il primo aprile.