“Latina Bene Comune procederà alla verifica degli adempimenti contrattuali con eventuale revoca della gestione per le vistose inadempienze riscontrate direttamente dai cittadini. In caso di contenzioso in Tribunale con l’attuale gestore verranno citati per danni erariali gli amministratori del Comune che hanno provocato la situazione attuale”. Così si legge alla pagina 4, paragrafo “emergenza cimitero” del programma di governo delle liste che sostenevano nella primavera del 2016 la candidatura a sindaco di Damiano Coletta, poi eletto al ballottaggio nel mese di giugno. Ieri un vistoso segnale di resa, soprattutto per quanto riguarda la famigerata “tassa sul morto” introdotta nel regolamento di gestione relativa alla convenzione stipulata tra il Comune di Latina e la società Ipogeo entrata in vigore nel 2009. Una tassa per il mantenimento e la manutenzione del loculo applicata retroattivamente anche alle sepolture precedenti in virtù del nuovo regolamento che – hanno spiegato ieri l’assessore Emilio Ranieri e il dirigente Nunzia Lanzillotta – modificava e sostituiva i precedenti nei quali era invece previsto che nel contratto di concessione loculo era inclusa la spesa per la manutenzione dello stesso.
Quasi alla metà del guado dell’amministrazione comunale in carica, e dopo una serie di “stiamo studiando”, è arrivata ieri in commissione Trasparenza – l’organismo presieduto dalla consigliera Nicoletta Zuliani che più volte ha posto all’ordine del giorno il cimitero – con la consapevolezza che l’Ipogeo si trova in una botte di ferro e che contro quella convenzione e quel regolamento tutto sbilanciato a favore del gestore si sarebbero dovuti promuovere ricorsi in sede di giustizia amministrativa, i cui termini sono ormai abbondantemente scaduti. Detto ciò il messaggio è il seguente: pagate la tassa sul morto perché è prevista dal regolamento.
Ogni ipotesi di modifica andrebbe compensata sul piano dell’equilibrio economico-finanziario. In altre parole se a Ipogeo togli l’introito della tassa sul morto gli devi dare qualche altra cosa.
Una sintesi mal digerita dalle associazioni Codacos e Codici che ieri hanno preso parte alla commissione Trasparenza con la presenza dei referenti Massimo Cusumano e Antonio Bottoni i quali a turno hanno messo in luce una serie di contraddizioni tra la convenzione e il regolamento e l’illegittimità dell’applicazione retroattiva della tassa sul morto.
Qui la diffida di Codici al Comune di Latina per l’adempimento di quanto disposto dall’Anac.