Cisterna, estorsione e usura a 3 imprenditori: verso il rito abbreviato

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E’ slittata l’udienza preliminare relativa al procedimento dell’operazione Family. Un giro di usura e droga a Cisterna che ha coinvolto otto persone appartenenti ad una stessa famiglia.

Guerrino Troiani e Katia Angustura, Giorgio Cirillo, Elvis Mezzoprete, Alessandro Contì e Gennaro Amato hanno scelto il rito abbreviato, che prevede il giudizio in base alle prove raccolte durante le indagini e la riduzione di un terzo di una eventuale condanna. Enzo (il padre), e Mario Cirillo, difesi dall’avvocato Emanuele Farelli, il patteggiamento. L’udienza è stata però rinviata al 21 giugno prossimo per difetti di notifica agli imputati.

I carabinieri avevano portato alla luce un presunto gruppo criminale dedito all’usura. Sono stati tre imprenditori a finire nella rete, strozzati anche per prestiti di soli 5mila euro. L’indagine è durata due anni ed è partita dalla denuncia di una delle vittime, che non riusciva più a pagare quanto richiesto.

L’uomo si è rivolto ai carabinieri di Cisterna e ha raccontato come a fronte di un prestito di 10mila euro era costretto da tempo a pagare 2mila euro di interesse al mese. Nel tempo avrebbe subito estorsioni, minacce e aggressioni verbali e fisiche che lo avevano gettato in uno stato di paura per sé e per la sua famiglia.

Almeno altri due commercianti avrebbero subito un trattamento simile. Gli investigatori erano arrivati a quel punto a una famiglia allargata: marito e moglie e poi un fratello, il consuocero e il genero. In tutto sono 8 le persone che erano state colpite dalla misura cautelare in carcere firmata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Laura Campoli.

I reati contestati, a vario titolo, sono usura, estorsione e spaccio di droga. I proventi dell’usura infatti andavano a finanziare lo spaccio di sostanze stupefacenti. Anche se il giro d’affari più importante era quello legato ai prestiti usurai. Uno degli arrestati intercettati in questi due anni ha detto: “Questa attività è meglio dello spaccio. Mentre dormivo ho guadagnato 6mila euro”.