Cisterna, impianto biometano bocciato dal consiglio

L’Amministrazione comunale di Cisterna di Latina ha dato incarico ad un legale per promuovere ricorso giurisdizionale contro il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (P.A.U.R.) al progetto di impianto di produzione di biometano e compost da Forsu.

È stato questo il risultato di circa 5 ore di serrato confronto in Consiglio e nella successiva riunione di Giunta.

Diciassette i voti favorevoli (intera maggioranza e consigliere Antonello Merolla) e 6 gli astenuti (Federica Felicetti, Pier Luigi Di Cori, Simonetta Antenucci, Federica Agostini, Gino Cece e Vittorio Sambucci) contro la realizzazione di un impianto da 82mila tonnellate di frazione organica di rifiuti solidi urbani all’interno dell’area industriale di Cisterna di Latina.

La seduta si è aperta con la comunicazione, da parte del sindaco, delle deleghe assegnate ai consiglieri Marco Capuzzo (Ambiente, Innovazione), Mascia Cicchitti (Beni comuni e Amministrazione condivisa), Aura Contarino (Turismo, Spettacolo ed Eventi), Francesco Maggiacomo (Salute), Antonella Quattrocchi (Tutela e diritti degli animali), Elio Sarracino (Polizia Locale, Sviluppo e recupero delle periferie).

Dopo le interrogazioni e l’approvazione del verbale del Consiglio precedente, l’assessore alla Scuola Emanuela Pagnanelli, per conto dell’assessore alle Politiche per l’Infanzia e Politiche Giovanili, Michela Mariottini, assente giustificata in aula, ha illustrato il punto relativo all’istituzione del Consiglio Comunale dei Giovani e suo regolamento. 

Votato all’unanimità, potranno far parte del nuovo organo permanente i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni, frequentanti la scuola secondaria di secondo grado.

Ad infiammare gli animi è stato il dibattito circa la proposta di promuovere ricorso giurisdizionale contro il provvedimento autorizzatorio unico rilasciato dalla Regione Lazio con Determinazione n. G01295 del 9 febbraio scorso al progetto di impianto di produzione di biometano e compost da Forsu proposta dalla RIFUTURE srl nell’area industriale di Cisterna.

Un’opera imponente della capacità di 82mila tonnellate di rifiuti, dieci volte superiore al fabbisogno del territorio comunale di Cisterna, che, a detta dell’amministrazione porterebbe potenziali rischi per la salute pubblica, l’ambiente (vicinanza con l’Oasi di Ninfa, sito archeologico di Tres Tabernae, colture di pregio come il kiwi, considerevole incremento del traffico pesante) e il deprezzamento del valore delle aree limitrofe all’impianto.

Dopo l’approvazione della delibera di Consiglio, il Sindaco ha convocato un’urgente riunione di Giunta Comunale dove è stato deliberato l’incarico all’avvocato Pasquale Cristiano al fine di proporre ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.