Cisterna, ludopatico aggredisce e minaccia la madre per soldi

Un uomo classe 1970, già gravato dall’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento, ha violato tale disposizione perseverando nelle minacce di morte nei confronti della madre.

V.M., ludopatico da oltre 20anni, nonostante fosse stato allontanato da quella abitazione, era riuscito a rientrare a casa, impossessandosi illegittimamente e con la forza delle chiavi di casa.

Già dal mese di novembre 2021 i militari del Comando Stazione Carabinieri di Cisterna di Latina intervenivano presso l’abitazione della vittima in quanto l’anziana donna, tra l’altro invalida, riferiva che il figlio da tempo la maltrattava e le estorceva il denaro della pensione, al fine di poter giocare ai giochi d’azzardo essendo lo stesso soggetto affetto da ludopatia.

I militari, allertati da una telefonata giunta da un familiare si recavano presso l’abitazione degli anziani genitori e sorprendevano il prevenuto a letto intente a riposare. Sin da subito la situazione è apparsa chiara ai verbalizzanti in quanto l’anziana madre inizialmente era restia a parlare con i militari per timore di ritorsioni da parte del figlio. Pertanto, l’uomo veniva intanto condotto in Caserma e solo allora la donna raccontava in modo molto più tranquillo e senza il terrore dovuto alla presenza del figlio di vivere una situazione di profondo disagio in quanto il figlio ludopatico da oltre 20 anni, aveva insinuato con le sue minacce e violenze, terrore in casa. Precisava che nell’ultimo periodo la situazione era precipitata ed il suo continuo fabbisogno di denaro, utilizzato per essere totalmente speso nelle sale giochi, lo aveva reso sempre più violento e le minacce di morte nei suoi confronti erano giornaliere. Riferiva, inoltre, di essere continuamente minacciata di morte dal figlio, minacce finalizzate alla continua richiesta di soldi. In particolare, riferiva nella mattinata del 1° giugno, il figlio, venuto a conoscenza che aveva prelevato la pensione del mese di giugno, alle ore 11,00 circa rientrato in casa, si rivolgeva a lei con fare minaccioso chiedendogli la somma in contanti di 200,00 euro. Al fine di ottenerli, la minacciava di morte, per poi aggredirla, spintonandola all’altezza delle scapole e solo per il fatto che lei in quel momento fosse seduta che le impediva di cadere.
A seguito di ciò, la donna profondamente terrorizzata e frustrata, al fine di evitare ulteriori conseguenze, prelevava quanto richiesto consegnandoli al figlio. Dopo circa un’ora lo stesso rientrava in casa, e forse avendo già perso al gioco la somma poco prima estorta, comincia va nuovamente a minacciare di morte la madre terrorizzandola ed inducendola contro la sua volontà a consegnargli altri 200,00 euro. Nella mattinata, la P.A. preso coraggio contattava telefonicamente la figlia, alla quale riferiva tutte le sue disavventure e quest’ultima a sua volta allertava i Carabinieri. Tale attività rientra nelle attività di prevenzione e repressione dei reati di violenza di genere, ed in particolar modo riguardo ai reati commessi in danno delle e di altri soggetti vulnerabili, predisposte dal Comando Provinciale Carabinieri nella persona del Col. Lorenzo D’ALOIA e del Reparto Territoriale Carabinieri nella persona del Ten. Col. Paolo GUIDA.