CLAAI Assimprese: la politica prima sostiene l’associazionismo e poi lo tassa, ma …….

ECONOMIA & SOCIETA’

Rubrica del mercoledì

a cura di Ivan Simeone

Direttore CLAAI Assimprese

direzione@claai-assimprese.it

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Siamo alle solite. In un modo o nell’altro si cerca sempre di penalizzare il mondo dell’associazionismo. Ormai è cosa risaputa che il “politicamente corretto” non vede di buon occhio il mondo dei corpi intermedi, dei soggetti sociali.

Periodicamente dobbiamo registrare questo o quell’attacco sottile, strisciante che apparentemente è il nulla ma, nella sostanza, crea difficoltà su difficoltà mettendo a rischio l’operato delle associazioni più piccole e maggiormente legate ai territori. Spesso una piccola nuova disposizione, una nuova norma, apparentemente insignificante o banale, potrebbe aprire –in un secondo momento- una voragine.

Oggi tocca al mondo collegato al Terzo Settore, al mondo dell’associazionismo, al volontariato, quel volontariato tanto osannato in tempi di emergenza, sospinto e supportato e poi…tassato. Qualche cosa non quadra. Da una parte il Presidente Mattarella elogia pubblicamente l’operato dei volontari e delle associazioni e, di contro, il Senato lo penalizza.

In sede di conversione del DL fiscale al Senato è stato approvato un emendamento che impone alle associazioni, dal 1 gennaio 2022, di essere assoggettate al regime IVA, pur non svolgendo alcuna attività commerciale” leggiamo dal comunicato del Forum del Terzo Settore e facciamo nostre le preoccupazioni degli amici del settore, in primis della loro portavoce Vanessa Pallucchi. “Se l’annuncio della riforma del Terzo settore è stato salutato con soddisfazione per l’attesa semplificazione, provvedimenti come questo producono grande delusione –ha dichiarato la portavoce del Forum del Terzo Settore- Esattamente un anno fa ci siamo battuti perché nella formulazione della legge di bilancio era stato inserito questo stesso provvedimento, poi fortunatamente espunto. Oggi, dopo un anno, ci troviamo di nuovo al punto di partenza.”

Questo provvedimento comporterebbe maggiori costi di gestione per le associazioni con un ulteriore rischio di operatività per quelle più piccole.

Certamente ci farebbe piacere conoscere chi ha proposto questo emendamento. Verificheremo. Intanto la speranza è che il provvedimento venga corretto alla Camera.

Se dovesse passare questo provvedimento si aprirebbe un nuovo scenario per tutto il mondo dell’associazionismo, alla faccia della riforma del terzo settore.

Tutto ciò dovrebbe far aprire un serio ed approfondito dibattito sul ruolo del volontariato, del no profit e dei corpi sociali nel loro insieme.

Spesso vi è il rischio di avvinghiarsi sul quotidiano, sull’andare avanti, perdendo di vista il senso ultimo di una Mission sociale che nulla ha a che vedere con aspetti commerciali.

Certamente alcune “storture” vi sono e devono essere corrette, come alcuni “circoli privati” che, in alcuni casi, rischiano di fare una concorrenza sleale ad attività commerciali, in particolare della ristorazione e somministrazione che oggi sono attanagliate da una moltitudine di tasse ed una eccessiva burocrazia. Vi deve essere sempre chiarezza e trasparenza.

Bisogna proteggere il mondo del sociale, del volontariato, dell’associazionismo nelle sue svariate sfaccettature. Il Terzo Settore, nell’accezione più ampia del termine è oggi essenziale anche per avviare quel processo sussidiario negli Enti locali di cui oggi si sente l’esigenza.

Ci auguriamo che, nei prossimi giorni, una politica più attenta alla realtà, possa porre rimedio alla Camera a questo scivolone del Senato.

Direttore CLAAI Assimprese