Coronavirus, in Italia ipotesi quarantena ridotta a 10 giorni. Il Lazio si organizza in vista della scuola

Anche l’Italia, dopo la Francia, sta pensando di sperimentare la quarantena ridotta: da 14 si passerebbe a 10 giorni (non 7 come in Francia, che ieri ha visto il suo record da inizio pandemia di 9.843 nuovi positivi) di isolamento in caso di positività al coronavirus. Il premier Giuseppe Conte si era detto possibilista anche sulla riduzione a 7 giorni, ma il Ministro della Salute Roberto Speranza preferisce la via della prudenza e propende di più per l’ipotesi dei 10 giorni. Sarà comunque una decisione non esclusivamente politica, ma basata sulle valutazioni del Comitato tecnico scientifico del governo nella riunione di martedì prossimo. L’Oms nei giorni scorsi ha ribadito che la misura più cautelativa resta quella di 14 giorni.

Intanto nel Lazio si pensano nuove modalità per l’identificazione del virus: nell’incontro che si è tenuto ieri presso l’Università degli Studi di Padova tra una delegazione tecnica del Servizio sanitario regionale del Lazio ed il direttore del dipartimento di medicina molecolare, il professor Crisanti, sono state esaminate le diverse metodiche oggi disponibili o di immediata disponibilità, compresa la possibilità di utilizzare strutture mobili che agevolino lo screening e la diagnosi di prossimità. Lo scopo è contenere i contagi il più possibile in vista della ripresa delle attività produttive e della riapertura delle scuole. Si è convenuto che l’attuale situazione di convivenza con il virus impone ai servizi sanitari regionali di potenziare e qualificare la propria capacità di risposta alle esigenze di diagnosi e screening attraverso validazioni dei laboratori di riferimento.

Ieri in Italia sono stati registrati 1.597 nuovi casi di contagio e 10 i morti nelle 24 ore precedenti. I guariti sono stati 613. Le regioni con più casi sono state Lombardia (245), Campania (180) e Lazio (163).  La Valle d’Aosta l’unica regione a zero contagi.

Nella Asl di Latina sono stati nove i casi e di questi tre sono casi di rientro, due con link dalla Sardegna e uno dalla Repubblica Ceca. Quattro sono stati i contatti di casi già noti e isolati e un caso è stato individuato al test sierologico.