“Le scuole ricominceranno, e lo faranno il 14 settembre, anche se qualche autonomia ha deciso di posticipare. Sarà un rientro in piena sicurezza perché è un obiettivo prioritario del governo. Ci viene riconosciuto a livello internazionale il modo in cui abbiamo gestito l’emergenza in Italia”. Oggi pomeriggio il premier Giuseppe Conte, e con lui una schiera di ministri che hanno partecipato alla riorganizzazione della scuola, ha fatto conferenza stampa.
“Dobbiamo mettere in conto che ci saranno contagi a scuola, sta succedendo un po’ ovunque ed è uno scenario inevitabile – ha detto – ma che dobbiamo affrontare senza preoccupazione: abbiamo messo a punto un prontuario e abbiamo fatto il massimo per dare alla scuola una nuova opportunità. Abbiamo messo a punto una serie di regole e investito 7 miliardi finora. Sono già a disposizione delle scuole 11 milioni di mascherine chirurgiche per docenti, personale e studenti e dispenser per disinfettare le mani. Ci saranno i banchi monoposto, in consegna fino a ottobre”.
Conte ha spiegato le norme di comportamento: mascherina in entrata e uscita, e durante gli spostamenti a scuola; sarà possibile non indossarla al banco se c’è il metro di distanza; sui mezzi di trasporto dovranno essere adottate tutte le misure.
“A scuola ci sono delle regole, delle misure sanitarie ma anche adulti preparati, la scuola è il luogo meno rischioso” – ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, assicurando la nomina di tutti i supplenti in questo fine settimana – Gli studenti senza aula sono 50mila, ma andranno comunque a scuola con la mascherina, anche senza metro di distanza”. La ministra dei Trasporti De Micheli ha detto che sugli scuolabus ci saranno segnaposti, obbligo di mascherina e il riempimento non sarà superiore all’80%.
“Se ci sarà un caso positivo – ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza – non lasceremo mai sole le scuole. Chiuderle le scuole è stata la scelta più dolorosa“.